Adempimenti

Art bonus limitato a chi incassa il Fus

immagine non disponibile

di Giuseppe Latour

È possibile accedere all’Art bonus, nella sua versione nata per il settore dello spettacolo, solo quando gli enti beneficiari siano già stati censiti per ricevere i finanziamenti del Fus (Fondo unico per lo spettacolo). Il principio è cristallizzato nella risposta a interpello n. 18, pubblicata ieri, che restringe il campo di applicazione dell’agevolazione prevista dal Dl n. 83/2014 e modificata dalla legge n. 175/2017.

Il quesito è stato posto da un’associazione attiva nel settore della cultura musicale, non sovvenzionata dal Fus, che non era riuscita a registrarsi al portale del ministero per comunicare quanto ricevuto in donazione. Solo così, infatti, i «mecenati» possono accedere al credito d’imposta. L’iscrizione al Fus sarebbe, però, un requisito formale e non sostanziale. Quindi, andrebbe individuata per i soggetti non iscritti una procedura che consenta di accedere comunque al bonus.

L’agenzia delle Entrate non è d’accordo con questa impostazione. E, dopo avere consultato il ministero dei Beni culturali, spiega che l’agevolazione può essere concessa solo a soggetti in possesso dei requisiti previsti per accedere al Fus. In caso contrario, «le erogazioni liberali» non possono essere ammesse, in nessun caso, «al beneficio fiscale in questione».

Agenzia delle Entrate, risposta a interpello 18/2018

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©