Commercialisti, ancora ignote le date per l’esame di stato
L’allarme lanciato dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili; lo scorso l’ordinanza ministeriale venne pubblicata ad aprile
Commercialisti, inspiegabile ritardo dell’ordinanza del ministero dell’Università e della Ricerca che stabilisce le date degli esami di Stato di abilitazione alla professione per l’anno in corso e ne stabilisce le prove. A segnalare il problema è l’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) che, attraverso un comunicato del 9 giugno chiede con urgenza al ministero di procedere alla pubblicazione e fornire così certezze a tutti i soggetti coinvolti. «Un sistema equo e funzionante - afferma il presidente dell’Unione Francesco Cataldi - non può prescindere dal rispetto delle scadenze e dalla trasparenza degli atti».
È inaccettabile, secondo Cataldi, che ad oggi non sia ancora stata pubblicata l’ordinanza ministeriale che disciplina le sessioni 2025 degli esami di Stato. «Un ritardo - sottolinea Cataldi - che desta forte preoccupazione e indignazione tra i candidati, i professionisti e le istituzioni coinvolte nel percorso formativo, per cui già nelle scorse settimane l’Ungdcec si era attivata con una lettera inviata al ministero per sollecitarne la pubblicazione».
Lo scorso anno l’ordinanza venne pubblicata il 29 aprile e la prima sessione di esami si svolse il 25 luglio per l’iscrizione alla sezione A dell’Albo e il 31 luglio per la sezione B; nel 2024, in deroga alla normativa vigente venne deciso che la prova di esame prevedesse una prova scritta (invece di tre) e una prova orale da svolgersi in presenza. Negli ultimi anni i giovani laureati interessati a cimentarsi con l’abilitazione per diventare commercialisti già nel mese di maggio conoscevano il calendario delle sessioni: nel 2023 l’ordinanza venne pubblicata il 17 maggio, nel 2022 il 5 maggio e nel 2021 il 21 gennaio le date e il 26 febbraio le modalità di svolgimento.
Per Serena Giannuzzi, delegata Ungdcec, l’assenza di indicazioni ufficiali a pochi giorni dalla sessione estiva «rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di aspiranti professionisti, che si trovano in una condizione di incertezza ingiustificabile. Non conoscere tempi, modalità e struttura delle prove ostacola ogni possibilità di pianificazione, studio e organizzazione personale, oltre a minare la serenità necessaria per affrontare una tappa fondamentale della carriera professionale».