Contributi pubblici in bilancio, le sanzioni scattano da luglio
Ok al correttivo nel Milleproroghe: posticipata solo l’applicazione delle penalità e non l’obbligo di trasparenza
Si preannuncia una nuova proroga per le sanzioni sull’obbligo di trasparenza in bilancio o nei siti internet/portali istituzionali delle erogazioni pubbliche fruite nel 2021 da imprese commerciali e dagli enti citati al comma 2 dell’articolo 1, comma 125, della legge 124/2017 (Onlus eccetera), laddove prive di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria e di importo complessivamente non inferiore a diecimila euro nel periodo. Con un emendamento approvato in commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera al decreto Milleproroghe (Dl 228/2021), il termine previsto al comma 125-ter della legge 124/2017 – già fissato al 1° gennaio 2022 dall’articolo 11-sexiesdecies del Dl 52/2021 - viene portato al 1° luglio 2022. È una proroga che non riguarda tanto l’obbligo sostanziale in sé, quanto il momento da cui è applicabile la sanzione amministrativa per l’inosservanza dell’adempimento, la quale è pari all’1% degli importi ricevuti, con un minimo di 2mila euro. Decorsi 90 giorni dalla contestazione senza che il trasgressore abbia ottemperato agli obblighi di pubblicazione e al pagamento della pena pecuniaria, scatta l’ulteriore sanzione della restituzione integrale ai soggetti eroganti.
Ben venga la proroga, ma l’intera disciplina avrebbe bisogno di essere rivista. Il comma 125 crea confusione, assimilando le imprese che redigono il bilancio abbreviato con i soggetti «comunque non tenuti alla redazione della nota integrativa», senza riflettere sul fatto che sono le micro-imprese, semmai, a poter fare a meno della nota integrativa.