Controlli e liti

Distribuzione giochi, sui criteri il Governo punta a decentrare

immagine non disponibile

di Marco Mobili

Lasciare alle regioni e agli enti locali la definizione dei criteri per la distribuzione del gioco pubblico. Secondo principi che tengano conto degli investimenti esistenti e soprattutto senza cancellare del tutto l’offerta del gioco sul territorio. In sostanza salta dal tavolo di confronto con governatori e sindaci il nodo delle distanze dei punti di gioco dai luoghi sensibili come oratori, scuole e altro. È l’ultima carta che il Governo giocherà oggi in Conferenza unificata, convocata in via straordinaria, per trovare un accordo con Regioni e Comuni sulla distribuzione del gioco in Italia.

Le distanze e gli orari di apertura dei punti gioco, infatti, sono stati fin dal principio il punto di scontro tra Governo e amministratori, tanto da far saltare per oltre 18 mesi ogni tentativo di accordo. Nella nuova proposta, messa a punto dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in queste ultime ore, viene dunque cancellato del tutto il tema delle distanze e rimesso a Regioni e Comuni il compito di fissare i principi. Per rendere più efficace il contrasto al gioco minorile e soprattutto alla ludopatia e al gioco illegale, saranno le regioni e gli Enti locali ad adottare, direttamente nei loro piani urbanistici, criteri che consentano una distribuzione equilibrata dell’offerta di gioco evitando la creazione di aree nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia del tutto assente o eccessivamente presente. Il tutto tenendo conto comunque degli investimenti già in essere. Agli enti locali spetterà anche il compito di fissare le fasce orarie di apertura dei punti gioco con fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana.

La soluzione prospettata è poi sorretta dalla piena operatività del taglio delle new slot (AwP) divenuto operativo con la firma del ministro Pier Carlo Padoan del decreto attuativo della manovra correttiva di primavera. Sarà eliminato dal mercato circa il 35% degli apparecchi da intrattenimento oggi presenti. Delle 400mila Awp oggi in funzione ne resteranno 265mila. Da qui al 30 aprile 2018 saranno rottamate 142.649 macchine di cui 125mila presenti in bar e tabaccherie.

Occorrerà vedere oggi, dunque, se la nuova soluzione del sottosegretario Baretta riuscirà a convincere la Conferenza unificata. Senza un accordo, che comunque dovrà essere tradotto in un decreto del Mef a ottobre, il Governo potrebbe anche decidere di prendere la sua strada andando a legiferare e disciplinare le regole del gioco con la prossima legge di Bilancio.

Una partita, quella di oggi, che interesserà direttamente anche il neo direttore dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giovanni Kessler. La sua nomina, avviata da Palazzo Chigi la scorsa settimana, è all’ordine del giorno dell’Unificata di oggi e se ci sarà parere favorevole Kessler andrà a sostituire Giuseppe Peleggi, in scadenza a metà mese. La conferma della nomina, infatti, potrebbe arrivare nel corso del Consiglio dei ministri di lunedì 7 agosto.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©