Professione

Dogane: per Mineo gestione dell’effetto-Brexit

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Per chi ha già affrontato le stagioni più difficili di Equitalia non dovrebbe rappresentare uno spauracchio la gestione degli effetti di Brexit, la tassazione della cannabis (dopo la parziale “liberalizzazione” della scorsa legislatura) e l’attuazione dell’ultima stretta sui giochi. Eppure le sfide che attendono il neodirettore di Dogane e Monopoli, Benedetto Mineo, sono tutt’altro che semplici. Proprio sui giochi bisognerà dare seguito al Dl 87/2018 con l’applicazione del divieto di pubblicità, l’aumento del Preu e la riforma complessiva del mercato del gaming entro sei mesi. Ma soprattutto c’è il nodo delle concessioni, a partire dai bandi di gara su Superenalotto, scommesse e Bingo.

C’è poi tutto il capitolo “interno” della riorganizzazione. Mineo si troverà a fare i conti con un modello organizzativo già approvato e destinato a partire nel 2019.

E ancora: cosa ne sarà del concorso a dirigenti bandito nel 2011, terminato nel 2014 ma per cui si è attende una parola fine? Da un lato, infatti, va ricordata la querelle amministrativa: il Tar Lazio ha annullato il concorso, poi il Consiglio di Stato ha annullato parzialmente la prima sentenza, chiedendo la ricorrezione delle prove. Ora si è in attesa di una nuova decisione dei giudici sull’istanza di revocazione della sentenza. Dall’altro c’è l’indagine penale che ha portato al rinvio a giudizio di due dei tre componenti della commissione d’esame e dei candidati che avrebbero copiato. L’annullamento in autotutela punirebbe chi nel rispetto delle regole ha superato le prove e non è indagato.

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