Finanza

Economia circolare, ricchi bandi per le imprese

Lo Sviluppo economico chiama per accordi di innovazione

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di Roberto Lenzi

In scadenza dal 16 al 23 marzo il bando mite per l’economia circolare con una dotazione di 2,1 miliardi di fondi. Il contributo è volto a migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti, puntando a finanziare progetti per il rafforzamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata e l’ammodernamento o lo sviluppo di impianti di trattamento. Sono beneficiari, tra le altre, le attività industriali dirette alla produzione di beni o di servizi e di trasporto per terra, per acqua o per aria. Sono ammissibili i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative flagship per le filiere di carta e cartone, plastiche, Raee, (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e tessile. L’ agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese. Sono stati richiesti 1.600 milioni di euro sui 2.100 disponibili, in particolare da soggetti del Centro-Nord.

Accordi di innovazione

Il Mise ha dato il via alla riforma degli accordi di innovazione, il Pnrr rifinanzia lo strumento con un miliardo di euro. I progetti di R&S devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi, essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazioni al Mise. Gli aiuti sono concessi nella forma del contributo diretto alla spesa del finanziamento agevolato. Il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili può essere pari al 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale e assomma al 25% dei costi ammissibili nel caso di sviluppo sperimentale. Il finanziamento è concedibile solo alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi del progetto.

Incentivi per R&S «Green»

Il primo bando su questa tematica è partito il 10 dicembre 2020, con una dotazione di 217 milioni di euro; lo sportello di accesso è ancora aperto. Il bando concede agevolazioni per progetti di R&S con l’obiettivo di accompagnare i processi di transizione del sistema produttivo verso un’economia circolare.

Il secondo bando, di prossima uscita, ammette i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, solo per le Pmi, di industrializzazione dei risultati di R&S. Le domande si possono presentare in partenariato, fino a tre soggetti per interventi con un valore dell’investimento tra i 3 e i 10 milioni di euro, fino a cinque per progetti con valore compreso tra i 10 e i 40 milioni di euro. Previste percentuali di contributo a fondo perduto massime del 15% e 20%.

Contratti di sviluppo

L’incentivo è adatto per progetti di investimento pari ad almeno 20 milioni di euro; 7,5 per i progetti legati alla trasformazione di prodotti agricoli e turismo. Previsti finanziamenti agevolati, nei limiti del 75% delle spese ammissibili con contributi in conto interessi, impianti o diretti alla spesa. Il Pnrr ha rifinanziato la misura ma prevede risorse per sei filiere già definite (si veda “Il Sole 24 Ore” del 24 febbraio).

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