Entrate, sugli interpelli più rilevanti parola alla Direzione centrale coordinamento normativo
Competenza ampia sugli interpelli per la Direzione centrale coordinamento normativo (Dccn) delle Entrate. A quest’ultima struttura competeranno gli interpelli di maggiore rilevanza, ossia quelli relativi a «norme di recente introduzione». Una definizione con cui si intendono le disposizioni entrate in vigore da non oltre 12 mesi rispetto al momento di presentazione dell'istanza, comprese quelle modificative di istituti già esistenti. È quanto prevede il provvedimento 109929/2018 diffuso nella tarda serata di giovedì 31 maggio sul sito delle Entrate e con efficacia proprio dalla data di pubblicazione ( clicca per consultare il provvedimento ). Il documento è accompagnato dall’elenco degli indirizzi Pec a cui inviare le istanze ( clicca per consultare l’elenco ). Precisazioni rese necessarie dalla riorganizzazione interna delle Entrate.
La consulenza giuridica
Alla Direzione centrale coordinamento normativo spetta anche la competenza per la trattazione delle istanze di consulenza giuridica che abbiano ad oggetto disposizioni normative che siano entrate in vigore da non oltre 12 mesi rispetto al momento dell’istanza e che siano state presentate da:
• uffici dell'amministrazione finanziaria;
• Guardia di Finanza;
• agenzia delle Entrate- Riscossione;
• associazioni sindacali e di categoria;
• Ordini professionali;
• amministrazioni dello Stato;
• enti pubblici;
• enti pubblici territoriali e assimilati;
• altri enti istituzionali operanti con finalità di interesse pubblico.
La competenza della Divisione contribuenti
Il documento di prassi precisa nelle motivazioni che la competenza delle Direzioni regionali (Dre) per la ricezione e trattazione delle istanze di consulenza giuridica e la competenza generale della Divisione contribuenti per tutte le istanze di interpello e di consulenza giuridica diverse da quelle espressamente assegnate alla Dccn.
Proprio in relazione alla competenza della Divisione contribuenti, si precisa che le istanze di consulenza giuridica, redatte in carta libera e non soggette al pagamento dell'imposta di bollo, possono essere mediante consegna a mano, spedizione con plico raccomandato con avviso di ricevimento o presentazione per via telematica attraverso l'impiego della posta elettronica certificata all'indirizzo interpello@pec.agenziaentrate.it.
Agenzia delle Entrate, provvedimento 109929/2018 sugli interpelli
L’elenco delle mail e delle Pec a cui indirizzare gli interpelli