Fondazioni bancarie, la check list per gli organi di controllo
Da una collaborazione tra Consiglio nazionale dei commercialisti e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio un documento dedicato alle funzioni di vigilanza
Una check list per l’esercizio delle funzioni di vigilanza nelle fondazioni di origine bancaria è nata dalla collaborazione tra l’Acri, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio Spa, e il Consiglio nazionale dei commercialisti.
Attraverso il documento «L’esercizio delle funzioni di vigilanza attribuite agli organi di controllo delle Fondazioni di origine bancaria: linee di comportamento e principi di riferimento» Acri e Cndcec hanno individuato le norme di comportamento e i principi di riferimento per l’esercizio delle funzioni di vigilanza attribuite agli organi di controllo delle Fondazioni di origine bancaria, nelle diverse declinazioni di controllo di legittimità, di correttezza amministrativa, di adeguatezza organizzativa e di controllo amministrativo contabile.
Il documento Acri-Cndcec, è stato elaborato tenendo anche conto delle «Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate» e delle «Norme di comportamento delle società quotate», pubblicate dal medesimo Cndcec nella loro ultima versione nel dicembre 2024 (si veda l’articolo «Collegio sindacale, dai commercialisti le nuove norme di comportamento per società quotate e non» pubblicato su Nt+ Fisco del 27 dicembre 2024), anche con riferimento alle specificità istituzionali e dimensionali delle Fondazioni, nonché alla loro differente complessità operativa.
Il documento
Il documento, di 22 pagine, è composto da cinque capitoli, e approfondisce caratteristiche e specificità dell’organo di controllo, la sua interazione con la struttura organizzativa e il ruolo che svolge nella prospettiva economico-aziendale. L’ultimo capitolo è dedicato alla check list a supporto dell’attività di controllo interno.
La lista, senza la pretesa di essere esaustiva, fornisce indicazioni utili e spunti operativi per l’attuazione dei controlli che possono essere messi in atto con diverse metodologie in base alle caratteristiche, dimensionali e organizzative, di ogni Fondazione.
La check list è strutturata in quattro macroaree, per ognuna sono stati identificati una serie di elementi, elencati sotto forma di quesito, che l’organo di controllo può verificare. Le quattro macro-aree sono:
1) governance;
2) attività istituzionale;
3) gestione del patrimonio;
4) assetti organizzativi.
In merito alla governance, per esempio, il primo punto della check list chiede: “Gli Organi statutari si riuniscono con la frequenza prevista dalla normativa interna (statuto e regolamenti interni) e nei termini e con le formalità previste dalla normativa applicabile?”; nell’area Gestione del patrimonio, secondo l’elenco predisposto nel documento, la prima domanda da porsi è: “I criteri generali di selezione, valutazione e gestione degli investimenti sono formalizzati in un apposito documento?”.