Formazione, professioni senza bonus 4.0
Professionisti esclusi dalle agevolazioni per la formazione 4.0. A denunciare questa «ennesima ingiustizia nei confronti delle professioni» sono i sindacati dei commercialisti Adc e Anc attraverso un comunicato congiunto.
Il credito d’imposta “incriminato”, finanziato dal Mise, è stato prorogato per il 2019 dalla legge di Bilancio ed è rivolto al personale dipendente delle imprese. Adc e Anc sottolineano l’anomalia di aver ammesso i professionisti ai finanziamenti per macchinari e software e non anche a quelli per la formazione. «Non vale l’obiezione che la formazione finanziata valga solo per i dipendenti aziendali e non per gli imprenditori, in quanto - si legge nel comunicato - l’esclusione pesa sui commercialisti e sui professionisti che investono sui propri dipendenti e collaboratori, penalizzando arbitrariamente una categoria di lavoratori». Un’altra “motivazione” che è stata data per giustificare questa esclusione è «il presunto scarso utilizzo delle tecnologie 4.0 negli studi professionali», un argomento che, anche con l’avvio obbligatorio della fattura elettronica per i commercialisti, proprio non vale.
Vincenzo De Maggio e Marco Cuchel, rispettivamente presidenti di Adc e Anc, nel rivendicare per i professionisti «la dignità e il rispetto che meritano al pari delle aziende» chiedono quindi al Governo di riconoscere agli studi l’accesso alla formazione 4.0 “agevolata” .