Professione

I datori di lavoro possono correggere le voci di tariffa con una pec all’Inail

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di Barbara Massara

Se i datori di lavoro riscontrano anomalie nell’attribuzione della nuova voce di tariffa, possono segnalarlo via pec all’Inail al fine di ottenere la conseguente modifica delle basi di calcolo. L’indicazione proviene direttamente dall’istituto ed è contenuta nelle istruzioni operative dell’autoliquidazione 2018-2019, pubblicate il 3 aprile.

La sede territoriale competente, dopo le opportune verifiche, procederà alla «rielaborazione delle basi di calcolo» e alla relativa comunicazione agli interessati. Qualora la variazione non intervenga entro il 16 maggio, precisa l’Inail, le aziende procederanno al conteggio e al pagamento del premio secondo le basi di calcolo disponibili e successivamente le sedi ridetermineranno il premio utilizzando la funzione “rettifica autoliquidazione”.

Le istruzioni confermano il 16 maggio quale termine per presentare telematicamente l’autoliquidazione, versare il premio (o le prime due rate dello stesso in caso di opzione per la rateizzazione), presentare l’istanza per la riduzione del presunto per la rata anticipata 2019, nonché per l’invio via pec della «autocertificazione per sconto settore edile» consistente nella riduzione dell’11,5% per il 2018.

Sempre nelle istruzioni vengono comunicati i termini scaglionati entro cui saranno disponibili i diversi servizi telematici collegati all’autoliquidazione. Dal 2 aprile le basi di calcolo per le sole posizioni con lavoratori dipendenti, dall’8 aprile per quelle che includono dipendenti e artigiani, dal 12 aprile per la quasi totalità dei codici ditta, esclusi i casi più delicati che richiedono maggiori controlli e per i quali l’Inail si riserva di rendere disponibile il documento entro il 21 aprile. L’accesso alla procedura Alpi online, utile per compilare e inviare la dichiarazione dei salari sarà consentito dal 9-10 aprile.

Confrontando lo scadenzario Inail con quello delle aziende, e considerando anche l’eventuale incongruenza delle nuove voci di tariffa, i tempi per adempiere risultano molto stretti, atteso che il processo di elaborazione delle buste paga di aprile terminerà intorno a metà del mese (anticipato dalle prossime festività pasquali). Ad allungare i tempi rischia altresì di contribuire il sistema di comunicazioni via pec con l’istituto, che allo stato attuale per alcune sedi risulta bloccato in ragione della numerosità delle richieste ricevute.

Il modello delle basi di calcolo è stato aggiornato eliminando i dati non più necessari per il calcolo della rata anticipata 2019, in quanto riferiti a elementi e sconti applicabili solo sulla regolazione 2018. Tra questi ricordiamo il tasso medio ponderato (per quelle polizze “ponderate” che hanno cessato di esistere il 31 dicembre 2018 e che saranno sostituite da nuove pat create dall’Inail e comunicate entro il 9 aprile), il premio supplementare silicosi e asbestosi, la riduzione prevista dalla legge 147/2013 (pari al 15,81%), la riduzione dell’11,5% delle imprese edili. In considerazione della sospensione dell’addizionale amianto per il triennio 2018-2020, nel nuovo modulo il relativo campo è sempre valorizzato con “No”.

Nella sezione “rata 2019” le aziende troveranno indicata la voce di tariffa applicata secondo la nuova classificazione introdotta dal Dm del 27 febbraio 2019, nonché il relativo tasso applicato, che è quello da utilizzare ai fini del calcolo del premio, in quanto risente sia del tasso di oscillazione che dell’eventuale nuova riduzione per gli interventi di prevenzione effettuati.

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