Il bonus pubblicità resta senza finanziamenti nel 2019
Nessuna comunicazione di accesso al credito d’imposta sulla pubblicità - ai sensi dell’articolo 57 bis del Dl 50/2017 – può essere effettuata, in assenza del rifinanziamento espresso della disposizione per l’anno 2019.
È questa la conclusione a cui si giunge a pochi giorni dalla scadenza prevista dalla legge, anche in virtù di quanto pubblicato sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri (clicca qui per consultare la comunicazione).
Nel decreto attuativo del bonus (Dpcm 16 maggio 2018, n. 90), all’articolo 5 comma 1 si legge, infatti, che «per accedere al credito di imposta i soggetti interessati, nel periodo compreso dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno, presentano un’apposita comunicazione telematica con le modalità definite con provvedimento amministrativo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri».
Tuttavia, la disposizione istitutiva del bonus, pur prevedendo un meccanismo di regolamentazione della misura virtualmente “a regime”, ha espressamente disposto il necessario finanziamento soltanto per il biennio 2017-2018. A questo primo finanziamento non ha, poi, fatto seguito alcuna previsione per i fondi necessari per il 2019.
Il decreto prevede allora che, per gli anni successivi al 2018, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria provvede «con avviso da pubblicare, entro il quindicesimo giorno antecedente la data di apertura del periodo di presentazione delle domande» alle prescritte comunicazioni «in ordine alle risorse disponibili per la concessione dell’agevolazione di cui al presente decreto». Tuttavia, scrive proprio il Dipartimento sul suo portale, la finestra temporale di presentazione delle domande si apre «sul presupposto naturalmente, dell’esistenza della disponibilità delle necessarie risorse entro tale data». Un presupposto che non si è verificato per il 2019.
Per questo motivo, allo stato attuale, non essendo disponibili le necessarie coperture finanziarie, non è possibile presentare le comunicazioni essenziali per l’accesso all’agevolazione.
Tra l’altro, bisogna aggiungere che non risulta ancora emanato il provvedimento che rende fruibile il credito d’imposta per i periodi 2017 e 2018, dato che le imprese potrebbero inserire nei bilanci in chiusura e che, in ogni caso, andrà indicato a quadro RU del modello Redditi 2019.
Al momento si conosce solo la percentuale provvisoria di ripartizione per il 2018, resa nota dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria sulla base della comunicazione prenotativa presentata dalle imprese entro il 22 ottobre 2018: si tratta del 23% per gli investimenti in radio e televisioni locali e del 26% per i giornali, quotidiani e periodici, cartacei ed online.
Solo a seguito della comunicazione dei dati definitivi, sarà dunque possibile utilizzare in compensazione il credito di imposta maturato per gli investimenti del 2017 e del 2018, tramite il modello F24 presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’agenzia delle Entrate.