Adempimenti

Il nodo irrisolto delle gare per gestire le entrate locali

Il Mef non ha chiarito quali requisiti devono chiedere i Comuni, nelle more dell’adozione del Dm istitutivo del nuovo albo

di Giuseppe Debenedetto

Un’altra questione sottoposta al dipartimento delle Finanze riguarda l’espletamento delle gare per l’affidamento delle attività di supporto alla gestione delle entrate locali. Per le società che svolgono queste attività la legge ha previsto l’obbligo di iscrizione in una specifica sezione dell’albo. Si considera perciò superata la giurisprudenza che ritiene necessaria l’iscrizione all’albo solo per l’affidamento dei servizi di accertamento e riscossione dei tributi, e non in caso di attività di supporto (Consiglio di Stato 1878/2006, 1421/2014 e 380/2017). Resta però da capire quali requisiti devono chiedere i Comuni che intendono affidare le attività di supporto, nelle more dell’adozione del Dm istitutivo del nuovo albo.

Le opzioni sarebbero due (ma entrambe foriere di contenzioso, in assenza di una norma transitoria): ammettere alla gara solo le società iscritte all’albo principale, essendo un requisito previsto dalla legge; o consentire la partecipazione a tutte, anche a quelle non iscritte.

Forse la soluzione più opportuna sarebbe richiedere alle società partecipanti almeno il capitale sociale previsto dal comma 807 della legge 160/2019, come modificato dalla legge 178/2020. Sarebbe però necessaria la parola definitiva delle Finanze, che per ora hanno eluso la domanda.

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