Il nuovo piano di dilazione fa crescere gli interessi
Sono ormai diversi i titolari di partita Iva che hanno scelto il vecchio piano di rateazione e che hanno già pagato o pagheranno le prime due rate in scadenza il 20 agosto, mantenendo perciò la doppia rata e le relative misure degli interessi. Con il Dpcm già firmato, i titolari di partita Iva, tenuti ai versamenti delle dichiarazioni dei redditi e Irap per il 2017, modello Redditi 2018 e Irap 2018, possono anche eseguire i versamenti, maggiorati dello 0,40%, in rate mensili di pari importo secondo le seguenti scadenze: 20 agosto 2018, 17 settembre 2018, 16 ottobre 2018, 16 novembre 2018. Questi contribuenti, quindi, potranno pagare solo una rata il 20 agosto. Questo significa che, con l’eliminazione della doppia rata, si “accorcia” da 5 a 4 il numero massimo delle rate.
Per calcolare il costo per chi ha scelto la doppia rata, si può fare l’esempio di un titolare di partita Iva, con un debito complessivo Irpef di 10mila euro, comprensivo dello 0,40% in più che, in base al vecchio piano di rateazione in cinque rate, pagherà le prime due rate entro il 20 agosto 2018. Egli dovrà pagare:
•entro il 20 agosto, la prima e la seconda rata di 2mila euro ciascuna, in totale 4mila euro senza interessi;
•entro il 17 settembre, la terza rata, di 2mila euro, più interessi dello 0,33%, per un totale di 2.006,60 euro;
•entro il 16 ottobre, la quarta rata, di 2mila euro, più interessi dello 0,66%, per un totale di 2.013,20 euro;
•entro il 16 novembre, la quinta e ultima rata, di 2mila euro, più interessi dello 0,99%, in tutto 2.019,80 euro.
Il costo totale ammonta a complessivi 10.039,60 euro.
Il contribuente che non vuole la doppia rata e che sceglie il nuovo piano di rateazione, con un debito Irpef di complessivi 10mila euro, con lo 0,40% in più, dovrà pagare:
•entro il 20 agosto, la prima rata di 2.500 euro;
•entro il 17 settembre, la seconda rata, di 2.500 euro, più interessi dello 0,29%, cioè in tutto 2.507,25 euro;
•entro il 16 ottobre, la terza rata, di 2.500 euro, più interessi dello 0,62%, per complessivi 2.515,50 euro;
•entro il 16 novembre, la quarta e ultima rata, di 2.500 euro, più interessi dello 0,95%, in tutto 2.523,75 euro.
Il costo totale da sostenere ammonta a 10.046,50 euro.
Con l’eliminazione della doppia rata al 20 agosto, si eviterà di pagare due rate nello stesso giorno ma, a seguito dell’accorciamento delle rate da 5 a 4, si pagherà qualcosa in più di interessi. Nel caso specifico, a fronte di un debito di 10mila euro, si pagherebbero circa 7 euro in più di interessi.
Infine, nelle istruzioni al modello Redditi 2018 per il 2017, per i titolari di partita Iva, è prevista la doppia rata il 20 agosto, e con la terza al 17 settembre con interessi dello 0,33 per cento. In realtà , è sbagliato il calcolo degli interessi per la terza rata, indicati nella misura dello 0,33%, cioè per un mese intero quando, in effetti, i giorni da considerare sono dal 21 agosto al 16 settembre. Quindi, la misura giusta è dello 0,29 per cento. Si attende ora una conferma delle Entrate.