Impatriati, la sospensione del rapporto di lavoro non preclude l’accesso al regime
La risposta a interpello 142/2025 delle Entrate: i tre anni di residenza estera previsti dalla nuova normativa agevolativa sono elevati sino a un massimo di sette anni nel caso di trasferimenti infragruppo
Ai fini dell’applicazione del nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati non assume rilievo la circostanza che il contribuente, prima di trasferire la propria residenza fiscale in Italia, abbia sottoscritto un patto di sospensione del rapporto di lavoro con il datore di lavoro per cui lavorerà in Italia al momento del rientro. L’appartenenza o meno a un gruppo societario, in base a come definito dall’articolo 5, comma 2, del Dlgs 209/2023, non può costituire oggetto di un’istanza...