Con la circolare 3/E del 16 aprile scorso, l’agenzia delle Entrate ha fornito importanti indicazioni operative in merito alle recenti modifiche normative in materia di imposta sulle successioni e donazioni. Il documento è qui analizzato con gli ultimi orientamenti interpretativi, come il provvedimento 47335/2025 e i contributi dottrinali tra cui lo Studio 100/2024/T del Notariato.In tale contesto, l’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un’analisi critica delle condizioni e dei limiti dell’esenzione prevista per i trasferimenti di aziende e partecipazioni sociali, valorizzando le novità introdotte dalla riforma; dall’altro, ricostruire i presupposti e le implicazioni della tassazione in entrata e in uscita dei trust. Un focus, infine, è dedicato alle partecipazioni in società “senza impresa”, alle holding di mero godimento e ai trust testamentari, temi su cui si riscontrano divergenze applicative e necessità di chiarimenti normativi e operativi.
Introduzione sistematica
La riforma dell’imposta sulle successioni e donazioni, attuata con il Dlgs 139/2024 segna un’evoluzione significativa nel trattamento dei trasferimenti gratuiti di ricchezza, in particolare nell’ambito del passaggio generazionale dell’impresa e nella disciplina dei trust.
Due sono i fulcri principali dell’intervento: da un lato, la nuova formulazione dell’articolo 3, comma 4-ter del Tus, che regola l’esenzione dall’imposta di successione e donazione per i trasferimenti di aziende, rami d’azienda e...