Contabilità

Imprese di dimensioni minori, gli Isa Italia «guidano» la revisione

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di Luca Magnano San Lio


Necessario tenere conto delle dimensioni aziendali nello svolgimento dell’incarico.
La revisione delle piccole e medie imprese continua a richiamare interesse per i professionisti che operano nel settore.

Le regole contenute nei principi di revisione internazionali Isa Italia devono trovare applicazione indipendentemente dalle dimensioni e dall’assetto organizzativo della società sottoposta alla verifica. Non sono ammessi espedienti nello svolgimento dell’incarico per la circostanza di operare sul bilancio di una piccola impresa ritenuta poco rischiosa.

Tuttavia gli stessi Isa Italia non ignorano le caratteristiche della revisione della piccola impresa, anzi contengono al proprio interno specifici paragrafi volti ad agevolare l’applicazione degli standard nelle imprese di dimensioni minori. D’altro canto tali indicazioni sono necessariamente sintetiche e di natura generale.

Possono soccorrere il professionista incaricato della revisione di un’impresa di dimensioni minori altre fonti interpretative, come la «Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione contabile delle piccole e medie imprese» (Isa Guide), predisposta dal Small and Medium Practices Committee dell’International Federation of Accountants (Ifac) in lingua inglese e tradotta in italiano dal Cndcec.

La Isa Guide supporta i professionisti nel corretto utilizzo degli Isa nella revisione contabile delle piccole e medie imprese, presentando sia i fondamenti teorici dei principi Isa che più frequentemente trovano applicazione in tali circostanze, sia esempi pratici relativi a tutte le fasi dell’incarico che ripercorrono l’intero flusso di revisione di una microimpresa e di una piccola impresa.

In questo filone di fonti interpretative, si innesta anche il recentissimo documento «La revisione legale delle nano-imprese – Riflessioni e strumenti operativi», emanato dal Cndcec con l’obiettivo specifico di rispondere all’ampliamento della platea delle società a responsabilità limitata soggette a revisione a seguito della modifica – a opera del Codice della crisi di impresa − dei limiti previsti dall’articolo 2477 del Codice civile.

Il dibattito sulla revisione delle imprese di dimensioni minori è tutt’ora fervido anche a livello internazionale. L’International Auditing and Assurance Standard Boards (Iaasb), ha recentemente pubblicato il documento «Audits of Less Complex Entities: Exploring Possible Options to Address the Challenges in Applying the Isas». Esso riconosce l’importanza nel tessuto economico delle piccole e medie imprese, nonché le sfide poste dalla revisione contabile di tali entità, e sollecita un dibattito circa le possibili linee di intervento dello Iaasb. Il documento prevede possibili scenari di evoluzione normativa che potrebbero comportare, alternativamente, una rivisitazione degli Isa, lo sviluppo di un set separato di principi dedicati alle less complex entities oppure lo sviluppo di ulteriori linee guida per i professionisti che operano nella revisione di less complex entities.

Il documento, la cui consultazione si è conclusa il 12 settembre 2019, ha visto un’importante partecipazione degli stakeholders, con oltre 90 risposte, tra cui quelle di Assirevi e del Cndcec per il nostro Paese, a testimonianza della sempre maggiore rilevanza assunta dal tema dell’applicazione dei principi di revisione alle piccole e medie imprese.

Occorrerà attendere gli sviluppi – in un tempo presumibilmente non breve – per comprendere la direzione che lo Iaasb riterrà opportuno intraprendere in materia.

Per approfondire: La revisione delle imprese di dimensioni minori alla luce dei principi Isa, in Guida alla Contabilità e Bilancio dicembre 2019

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