In Portogallo possibile tassa al 10% sulle pensioni
Il governo portoghese potrebbe introdurre una tassazione al 10% sulle pensioni degli stranieri che vivono in tale Paese con lo status di residenti non abituali, secondo una proposta avanzata dal partito socialista, il primo in Parlamento.
La notizia ha destato interesse in Italia e in molti altri Stati europei dato che migliaia di loro cittadini negli ultimi anni si sono trasferiti in Portogallo per beneficiare di una tassazione ancor più favorevole. Dal 2009, infatti, sulle pensioni degli stranieri, erogate dai rispettivi enti previdenziali, il Portogallo non applica tasse. Così nel corso del tempo ne hanno approfittato italiani, francesi, inglesi e cittadini di altri Paesi del Nord Europa, decidendo di trasferirvisi per almeno 183 giorni all’anno, evitando così l’imposizione fiscale nello Stato di origine.
Oltre alla tassazione zero, che viene riconosciuta per i primi dieci anni, si può contare su un costo della vita più basso rispetto a quello delle aree di provenienza e condurre una vita più agiata.
Per quanto riguarda l’Italia, questa agevolazione è a vantaggio dei pensionati del comparto privato, mentre non vale per quelli del pubblico. L’anno scorso, secondo i dati Inps, erano 2.897 le pensioni pagate in Portogallo per un importo lordo medio di 2.720 euro a cui vanno aggiunti i professionisti che ricevono l’assegno dalle rispettive Casse di previdenza privatizzate. Nel complesso, comunque, i pensionati italiani che vivono in Portogallo sono una minima parte di quelli all’estero, dato che il totale supera quota 380mila.
Una tassazione del 10% rispetto allo zero attualmente in vigore, seppur comunque ridotta in termini assoluti, si farebbe sentire sull’importo netto. E potrebbe redistribuire in altri Paesi il flusso dei pensionati in cerca di condizioni economiche vantaggiose. Anche a Tenerife, per esempio, non si pagano tasse regionali e comunali e l’Iva è al 7 per cento; a Cipro non si va oltre il 3,5 %; in Tunisia viene tassato al 25% solo un quinto dell’importo.
Nei confronti degli stranieri potrebbe diventare attrattiva anche la tassazione al 7% applicata per dieci anni se si trasferiscono in un comune con non più di 20mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.
Non ci potrà essere, però, un flusso di rientro di italiani dato che l’agevolazione scatta a fronte di redditi erogati da soggetti esteri. Dunque, come precisato dall’agenzia delle Entrate nell’interpello 353/2019, viene riconosciuta se il pensionato ha deciso di vivere in Portogallo e percepisce una pensione erogata da un terzo Stato, ma non a chi incassa una pensione pagata dall’Inps e torna in Italia.