Lotta alla corruzione da allargare al parastato
La lotta alla corruzione deve allargarsi al para-stato (aziende ed enti economici) dove si concentra la spesa pubblica ma dove non si applicano i reati da Pa, e dove oggi si annida il grosso dei comportamenti criminali: la fattispecie di corruzione privata, solo sfiorata dalla legge Severino, in questo contesto è «un'arma indispensabile per il ripristino delle condizioni di parità di accesso al mercato e per la competitività del sistema paese». Con un lungo intervento in un convegno celebrativo dei 22 anni di Tangentopoli – teatro il grattacielo Pirelli, promotore il M5S – il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, è tornato a indicare gli interventi legislativi urgenti per una giustizia sostanziale che contribuisca anche alla tenuta sociale, messa a dura prova dalla crisi.
Oltre all'estensione del reato di corruzione, il magistrato ha sollecitato il superamento della ex Cirielli («che ogni giorno brucia una parte di ogni processo senza ragionevole motivo, considerato che dalla data del rinvio a giudizio la prescrizione dovrebbe sparire»), e soprattutto l'introduzione dell'autoriciclaggio. Il nuovo articolo 648 del codice penale – sparito dal Dl voluntary disclosure la notte prima dell'approvazione e annunciato dall'ex premier Letta in un pacchetto sicurezza di cui ora si attendono le sorti – è indispensabile per stroncare il vero flusso illecito di denaro, che va al contrario di come immaginato dai padri della norma (concentrati all'epoca sul reimpiego mafioso): dall'economica reale e lecita i soldi originati da evasione fiscale spariscono nei paradisi fiscali via Svizzera. Una massa enorme di capitali, dice Greco, rimpatriati provvisoriamente all'epoca degli Scudi (anonimi) e istantaneamente reinvestiti all'estero in polizze vita fiscalmente esenti ed eticamente discutibili. Proprio l'entità dell'evasione (180 miliardi/anno in Italia) e le misure per il recupero a tassazione (il Dl voluntary) sono il tasto su cui continua a battere il pm milanese. «La Svizzera? Si sta mostrando collaborativa e convinta della necessità di ripulire la finanza dal nero» ha detto Greco. Ancora, l'amministrazione degli immobili confiscati, non solo per mafia. «A Milano ormai gestiamo, per mancanza di norme sul tema, un patrimonio inattivo enorme, cui invece servirebbero figure per decidere e seguirne il reimpiego sociale».