Nuovo adempimento anche per i micro importi
Come ennesimo tentativo di ridurre l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto il legislatore ha introdotto dal 1° gennaio 2017 una serie di adempimenti a carico dei titolari di partita Iva: la trasmissione telematica dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute e di quelli relativi alle liquidazioni periodiche.
1
La trasmissione telematica di tutte le fatture appare un adempimento sproporzionato rispetto agli obiettivi, per la mancanza di esoneri relativi alla miriade di documenti di piccolo o piccolissimo importo, emessi nei confronti di clienti occasionali. Si pensi al caso - comunissimo - delle “fatturine” di dieci euro per il pasto di lavoro.
2
Questa nuova incombenza è prevista da due diverse disposizioni di legge: una la introduce solo a seguito di opzione agevolata e l’altra invece la prevede come obbligo generalizzato. Si tratta di una sovrapposizione che crea confusione e che non ha alcun senso.
3
Appare poco sensata anche l’estensione degli obblighi di comunicazione alle fatture esenti
(per le quali non c’è Iva né dovuta né detraibile) e alle fatture eventualmente emesse dai contribuenti che aderiscono al regime forfettario (dato che anche per queste fatture non c’è Iva).
4
I titolari di partita Iva si rivolgeranno ai professionisti, ma questi ultimi non riusciranno a far pagare ai clienti un compenso adeguato ai maggiori costi sopportati dallo studio per i nuovi adempimenti.