Per l’export 1,6 miliardi Bonus beni strumentali con compensazione sprint
Slittano gli incentivi auto. Duecento milioni in più per le grandi imprese in crisi. Fondo per la ricerca base da 150 milioni annui
Anche il nuovo decreto sostegni conferma lo schema dei vari provvedimenti di emergenza varati nell’ultimo anno: sussidi, ritocchi di norme e rifinanziamenti di fondi già esistenti piuttosto che misure strategiche o di ampio respiro per il sistema industriale. Beni strumentali, export, startup, imprese in crisi, aerospazio, agricoltura sono alcuni dei campi di intervento del Dl sostegni bis. Nel testo entrato in Consiglio dei ministri non c’è invece l’attesa dote per gli incentivi con rottamazione delle auto nella fascia di emissioni 61-135 g/km di Co2 (in sostanza benzina, diesel e ibrido “normale”). Si parla di un fabbisogno di circa 400 milioni che non sarà facile però reperire con un eventuale emendamento in Parlamento. Assente, almeno nella bozza circolata ieri, anche il rifinanziamento della “Nuova Sabatini“ per chi investe in macchinari, una misura ad alto assorbimento ma a corto di risorse: anche in questo caso occorrerebbero 300-400 milioni per arrivare a fine anno.
Compensazione crediti rapida
Come previsto, i rilievi della Ragioneria dello Stato non sono ancora caduti e nella bozza non c’è la cedibilità alle banche dei crediti d’imposta per gli investimenti previsti dal piano Transizione 4.0. C’è invece l’estensione anche a soggetti con ricavi o compensi da 5 milioni in su della possibilità di compensare in un’unica quota annuale i crediti maturati per investimenti in beni strumentali nuovi di tipo tradizionale (non 4.0). L’opzione riguarda però solo le spese effettuate dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021.
Export
Vengono assegnati 1,2 miliardi al fondo 394 della Simest, come previsto dal Recovery plan che quindi finanzia l’intervento con fondi Ue.
Altri 400 milioni, arrivando così in totale a 1,6 miliardi, sono assegnati in modo specifico alla componente a fondo perduto dei finanziamenti agevolati gestiti dalla Simest, che però non potrà più arrivare fino al 50% ma si fermerà al 10%. Inoltre ci saranno criteri più selettivi, legati a settori o aree geografiche prioritarie, e le concessioni a fondo perduto nel complesso non potranno superare il 15% del totale dei finanziamenti.
Imprese in crisi e aerospazio
Tra i rifinanziamenti trova posto il raddoppio del fondo per i finanziamenti alle grandi imprese in crisi: da 200 passa a 400 milioni. Il fondo opera con finanziamenti da restituire entro 5 anni destinati a grandi aziende in situazione di temporanea difficoltà finanziaria comprese quelle in amministrazione straordinaria.
Arriva anche una proroga a favore delle imprese dell’aerospazio, che avranno più tempo per versare le quote di restituzione relative ai finanziamenti della legge 808: fino al 2022 per quelle in scadenza nel 2020 e fino al 2023 per scadenze al 2021.
Ricerca e startup
Nasce il “Fondo ricerca per l’Italia” per finanziare la ricerca fondamentale, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. Per le persone fisiche che investono in startup e Pmi innovative, fino al 2025,scatta l’esenzione dall’aliquota del 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni. Ma con un doppio vincolo: le plusvalenze devono essere reinvestite in startup o Pmi innovative e devono essere possedute per almeno tre anni.
Agricoltura
Agli operai agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, spetterà un’indennità una tantum pari a 800 euro. Indennità che sarà erogata dall’Inps nel limite di 448 milioni per il 2021. Sono poi stanziati 105 milioni per le imprese agricole che hanno subito danni dalle gelate e brinate eccezionali verificatesi nell’aprile 2021. Circa 72 milioni sono invece destinati all’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi del settori agrituristico e vitivinicolo.