Professione

Prodotti bancari a misura di cliente per obbligo di legge

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di Enzo Rocca

Per le banche e gli intermediari finanziari, poiché è in gioco la tutela di un interesse pubblico, sarà la legge ad imporre - e l'organo di vigilanza a controllare - che i prodotti sia allineati agli interessi, agli obiettivi e alle caratteristiche della clientela. È questo l'effetto del provvedimento della Banca d'Italia dello scorso febbraio che attua gli orientamenti dell'Autorità bancaria europea del 22 marzo 2016. La consultazione si è conclusa ad aprile e si è in attesa del testo definitivo.

Le norme si applicheranno ai prodotti nuovi, o modificati nella sostanza, offerti sul mercato dal 1° gennaio 2019. Parliamo di strumenti ampiamente diffusi come, ad esempio, i finanziamenti (anche garantiti da ipoteca), il credito al consumo, i servizi di pagamento, le emissione di moneta elettronica ecc. Ad essere interessata sarà tutta la clientela al dettaglio. Quindi, non solo i consumatori, ma anche le persone fisiche che svolgono attività professionale o artigianale, gli enti senza finalità di lucro e le micro-imprese. Un perimetro più esteso di quello proposto dall'Eba. Ciò allo scopo, come spiega l'organo di vigilanza, di assicurare un livello di protezione omogeneo e procedure interne uniformi per una categoria di soggetti che presenta le medesime esigenze di protezione.

Per dare attuazione a questi nuovi principi vengono introdotte specifiche procedure di governo e controllo sui prodotti bancari e finanziari. In particolare, sono disciplinate le misure organizzative che le banche sono tenute ad adottare per progettare, verificare ed eventualmente modificare i prodotti, nonché per la loro distribuzione alla clientela.

I soggetti che disegnano i prodotti bancari e finanziari, nelle fasi di elaborazione, offerta e per tutto il ciclo di vita dei prodotti, dovranno garantire che si tenga conto degli interessi, degli obiettivi e delle peculiarità dei clienti, dei rischi dei prodotti, nonché dei possibili conflitti di interesse. A tal fine occorre identificare le classi di clientela destinatarie del prodotto (il cosiddetto mercato di riferimento, o target market) ed elaborare e offrire prodotti adatti al mercato di riferimento in termini di qualità, costi e rischi. In questo contesto va tenuto presente anche il grado di capacità e alfabetizzazione finanziaria. Il tutto dovrà essere adeguatamente monitorato.

Ciò richiede che gli incaricati all'elaborazione dei prodotti abbiano una conoscenza adeguata e aggiornata della normativa applicabile, delle procedure adottate e delle caratteristiche e dei rischi dei prodotti bancari e finanziari. Prima che un nuovo prodotto sia offerto o modificato, occorre inoltre condurre un “product testing”, ossia una misurazione “per scenari” del suo impatto sul target market.

I produttori dovranno anche assicurare che le modalità di distribuzione siano adeguate ai mercati di destinazione e ai prodotti. Ciò richiederà ad essi, nonché agli intermediari che provvedono per loro conto, di garantire, tra l'altro, che i canali selezionati abbiano conoscenze adeguate ai mercati di riferimento e forniscano ai clienti tutte le informazioni significative sui prodotti venduti. I canali di distribuzione diretti e indiretti dovranno inoltre favorire l'attività di monitoraggio assicurando che siano raccolte e conservate le informazioni necessarie, incluse le eventuali criticità riscontrate nella fase di commercializzazione.

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