Revisione degli Isa: riaperto il confronto Mef-commercialisti
Tempistica adeguata per la nuova modulistica e i nuovi applicativi Isa per l’anno d’imposta 2019. Possibilità di istituire un canale dedicato di dialogo nel quale veicolare le situazioni di criticità e di anomalia nel funzionamento degli indicatori riscontrate per l’anno d’imposta 2018. Richiesta di apertura, anche in sede interpretativa, su alcune situazioni come le rettifiche dei dati tramite integrative a favore del contribuente. Sono le richieste che hanno presentato le nove sigle sindacali dei commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec, Unico) nell’incontro che si è svolto ieri al Mef e a cui hanno partecipato i vertici dell’amministrazione di confronto.
Un tavolo che scaturisce dalle proteste e dalle manifestazioni che hanno portato addirittura allo sciopero dei commercialisti nelle scorse settimane proprio a causa delle problematiche riscontrate (e dei ritardi accumulati) nella prima applicazione degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale. E proprio su questo versante continuerà il confronto perché le nove rappresentanze stanno preparando e documentando una serie di casi concreti di anomalia e di malfunzionamento degli indicatori. Da queste evidenze scaturirà la ripresa del dialogo, anche dopo le richieste di chiarimenti sulle modalità di costruzione e di funzionamento dell’algoritmo degli Isa.
In prospettiva, poi, i professionisti hanno avanzato altre preoccupazioni che scaturiscono dalle misure introdotte tra decreto fiscale manovra, ora in corso di approvazione parlamentare. In particolare, sono state segnalate «le difficoltà che si potrebbero generare - come sottolinea la nota diffusa congiuntamente dai sindacati - nella prossima stagione dei dichiarativi, tenuto conto della stretta sull’utilizzo in compensazione dei crediti orizzontali».
Nel complesso, però, i presidenti dei sindacati sottolineano «l’ottima partenza del tavolo, che nel suo prosieguo esprimerà certamente risposte e soluzioni concrete da offrire ai colleghi e che saranno frutto di un confronto “sul campo” messo in atto da coloro che, ciascuno sul proprio fronte, opera dal punto di vista tecnico».