Adempimenti

Scontrino telematico compatibile con la e-fattura

immagine non disponibile

di Marco Mobili e Giovanni Parente

La fattura elettronica guarda già avanti. Più precisamente all’obbligo di invio dei corrispettivi, ossia gli scontrini, che le prime bozze del Dl fiscale immaginano con decorrenza in due tempi: dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari oltre 400mila euro (circa 260mila) e poi da gennaio 2020 per tutti gli altri esercizi commerciali e negozi. Sogei, da sempre partner tecnologico all’avanguardia del Fisco, è già al lavoro per far dialogare i registratori telematici che dovranno emettere e poi trasmettere i nuovi corrispettivi telematici con il Sistema di interscambio (Sdi) per l’invio e la gestione della e-fattura. Tra le attività in cantiere, infatti, c’è la definizione delle specifiche tecniche per consentire il dialogo tra i registratori telematici e il processo di fattura elettronica. Attività che si affianca a quelle in corso per rendere disponibili a stretto giro i nuovi servizi telematici di invio delle deleghe da parte degli intermediari abilitati per l’invio e la consultazione delle e-fatture per conto dei clienti. Oltre al servizio di delega massiva che sarà disponibile tra fine ottobre e inizio novembre saranno aggiornati anche i servizi di delega puntuale e diretta. Ma non solo, perché per facilitare la lavorazione saranno messi a disposizione anche dei servizi dedicati agli uffici delle Entrate in modo da consentire la gestione di una delega cumulativa, l’indicazione degli estremi di registrazione dell’istanza considerata e l’acquisizione (o revoca) con il rilascio di un’attestazione.

Ad annunciare le semplificazioni è l’ad di Sogei (alla prima uscita dopo la riconferma del governo Conte), Andrea Quacivi, nel corso dell’audizione di ieri in commissione Finanze alla Camera. Quacivi ha sottolineato che i prodotti già lanciati per il debutto dell’e-fattura tra privati dal 1° gennaio 2019 saranno oggetto di ulteriori interventi nell’ottica di semplificarne l’utilizzo con un cronoprogramma da concludere entro dicembre. Quacivi ha anche voluto rassicurare sulla tenuta del sistema, precisando che fino al 1° ottobre sono stati trasmessi 1,45 miliardi di fatture per lo spesometro relativo al primo semestre 2018.

A proposito di spesometro va segnalata la risposta del Mef, letta dal sottosegretario Alessio Villarosa (M5S) sempre in commissione Finanze alla Camera, all’interrogazione di Giulio Centemero (Lega) che, in vista degli ultimi invii prima della soppressione dell’adempimento con il debutto dell’e-fattura, vadano comunque trasmessi per le operazioni d’acquisto anche le informazioni relative alla data di registrazione delle fatture:«La previsione del termine “registrate” nella disposizione - conclude la risposta - rende sostenibile la previsione relativa alla necessità che la comunicazione telematica riguardi anche il numero di registrazione delle fatture d’acquisto». Mentre un’altra risposta del Mef a un question time di Marco Osnato e Alessio Butti (Fratelli d’Italia) oltre a rimarcare i 2 miliardi di maggior gettito Iva attesi dall’e-fattura, che rappresentano il principale fattore che non può consentire una proroga, ha ribadito come un debutto scaglionato dell’obbligo produrrebbe complessità per gli operatori (e intermediari) ma anche per le Entrate.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©