Adempimenti

Sport, niente tasse ai dilettanti fino a 10mila euro

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di Marco Bellinazzo

Il pacchetto sullo sport contenuto nel Ddl di Bilancio è copioso. Il ministro Luca Lotti ha infatti dirottato nel disegno di legge ora approdato al Senato numerosi provvedimenti attesi dal settore inclusi nuovi parametri per la ripartizione degli introiti dei diritti tv ai club di Serie A (50% in parti uguali, 30% in base ai risultati e 20% sulla base del «radicamento sociale»), sgravi fiscali e incentivi per l’impiantistica, con la creazione della nuova figura delle società sportive dilettantistiche con scopo di lucro.

Questi nuovi modelli associativi, rispetto ai quali sono state sollevate perplessità da parte di esponenti dello sport dilettantistico, se riconosciuti dal Coni hanno per esempio il vantaggio di un’Ires dimezzata (nel rispetto dei parametri degli aiuti de minimis).

Un’altra importante disposizione riguarda la soglia delle indennità, dei rimborsi forfettari e dei compensi che in quanto collegati all’attività sportiva dilettantistica «non concorrono a formare il reddito». Finora questa soglia si attesta sui 7.500 euro annuali. Nel progetto di legge di Bilancio invece viene innalzata a 10mila euro.

Viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta a tutte le imprese che nel 2018 abbiano effettuato erogazioni liberali finalizzate ad interventi di restauro o ristrutturazione di impianti sportivi pubblici (anche se appartenenti a soggetti concessionari). Questo bonus è ammesso nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui ed è pari al 50% del versamento in denaro fino a 40mila euro. Per questa misura è previsto uno stanziamento di 10 milioni. Stessa somma destinata al fondo «Sport e periferie» a decorrere dal 2018. Sempre nell’ottica di favorire l’ammodernamento delle strutture si prevede un’agevolazione fiscale per le 248 società di Lega di Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti per interventi di ristrutturazione degli impianti di cui siano proprietarie o concessionarie. L’aiuto consiste in un credito d’imposta pari al 12% della spesa fino a un massimo di 25mila euro.

Viene poi istituito un Fondo unico per il potenziamento dello sport italiano con una dotazione di 12 milioni per il 2018 e a regime dal 2021 di 10,5 milioni. Tra le aree di intervento ci sono la realizzazione di eventi calcistici e sportivi internazionali, il sostegno alla maternità delle atlete non professioniste e l’incentivo alla pratica sportiva di disabili e giovani. In questo ambito è sancita la facoltà di tesserare minori, anche non in regola con le norme su ingresso e soggiorno, cittadini di Paesi terzi che abbiano almeno un anno di anzianità scolastica in Italia.

C’è infine una norma “salva-vivai” per promuovere, fino a un totale di un milione, l’impiego di calciatori Under 21 in Lega Pro attraverso un incentivo di 5mila euro e un contributo annuo pari al 50% della retribuzione minima indicata dai contratti collettivi. È anche assegnato un bonus pari al 30% dei contributi previdenziali per i preparatori atletici.

Il Ddl di bilancio all’esame del Senato

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