Tariffa Inail variabile per i dirigenti
Decorsi più di sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo sistema di classificazione e voci di tariffa, l’Inail ha pubblicato sul proprio sito le risposte a quesiti relativi al corretto inquadramento delle attività, sia tradizionali che di nuova concezione.
Importante è il chiarimento fornito per l’assicurazione dei soggetti impegnati in tirocini formativi, rispetto ai quali l’Inail specifica che le nuove voci di tariffa del gruppo 0600 (distinte tra sola attività di aula e attività anche on the job) sono applicate solo dagli enti formativi e di istruzione, nel caso in cui la convenzione attribuisca a questi l’onere assicurativo. Qualora sia in capo all’impresa ospitante, come avveniva prima, si deve utilizzare la voce di tariffa corrispondente alla lavorazione aziendale.
Per individuare la voce applicabile all’attività di stampa sui tessuti occorre verificare da chi è svolta quella lavorazione: se effettuata da tipografie si utilizzano le stesse voci previste per la stampa su carta (2231-2230-2200), se effettuata da laboratori fotografici si utilizzano le voci (0512-0510-0517), mentre se eseguita da aziende specializzate nel finissaggio prevale l’attività specifica con la voce 8160.
Per i dirigenti, non esistendo più una voce dedicata, l’Inail conferma che si devono utilizzare gli stessi criteri di classificazione validi per le altre categorie di dipendenti. Se l’attività svolta è d’ufficio e comporta accessi in altri uffici (per esempio dirigente bancario), si usa la classica e basica 0722; se invece l’attività comporta l’accesso in luoghi produttivi diversi dagli uffici (magazzini/cantieri) o se il dirigente svolge attività commerciale, la voce di riferimento è la 0723. Se svolge specifiche lavorazioni aziendali (non d’ufficio, né commerciali), si applica la voce di tariffa corrispondente.
L’attività di e-commerce, se non esistono magazzini, è considerata al pari di un’attività d’ufficio con utilizzo della voce 0722, mentre se è svolta unitamente alla vendita tradizionale prevale quest’ultima, con la relativa voce (esempio 0111, 0116).
L’Istituto riconduce altresì al concetto di attività complessa casi specifici che comportano lavorazioni differenti classificabili in voci diverse del tariffario. Sono tali le attività di ristorazione e vendita svolte congiuntamente da un minimarket con ristorante (applicazione delle due distinte voci di tariffa quali 0210 e 0111/0116) o quelle di preparazione/cottura di alimenti (gruppo 0100 se non cotti e voce 0210 se cibi pronti) e vendita contestuale di generi alimentari (voce 0110).