Turismo, fondi per i progetti su aree interne e siti dismessi
Lo Sviluppo economico mette a disposizione 130 milioni di euro per valorizzare il sistema di ospitalità connesso a quello agricolo
Al via la possibilità di richiedere i 130 milioni disponibili per progetti nel settore turistico da realizzare nelle aree interne e per il recupero di siti dismessi. La pubblicazione della direttiva 29 marzo 2021 del ministero dello Sviluppo economico fornisce indicazioni operative. Gli investitori possono presentare progetti anche per valorizzare il sistema di ricettività e ospitalità connesso alla trasformazione dei prodotti agricoli. Dopo la direttiva, Invitalia ha messo a disposizione la modulistica per le domande.
La soglia minima per l’accesso ai contratti di sviluppo nel settore del turismo, grazie alla legge 178/2020, è stata ridotta, passando da 20 a 7,5 milioni. I progetti possono essere presentati in aggregazione. Per poterne beneficiare, i programmi di investimento devono essere realizzati nelle aree interne del paese o devono essere destinati al recupero e la riqualificazione di strutture dismesse. I programmi di sviluppo che prevedono investimenti per il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse dovranno evidenziare l’ultima attività esercitata nel sito interessato, la data di dismissione e l’identificazione dell’attuale proprietà. Per i programmi di sviluppo che prevedono più di un investimento, ogni progetto deve essere realizzato in una delle aree interne, che rappresentano circa il 60% del territorio nazionale.
Per presentare la richiesta, le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli devono evidenziare la coincidenza dei soggetti proponenti o aderenti per la realizzazione dei servizi di ospitalità e quelli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. I progetti devono prevedere una dimensione significativa del programma riguardante l’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli rispetto agli investimenti previsti per la ricettività e l’accoglienza. Devono essere idonei a permettere creazione, ristrutturazione e ampliamento di strutture per l’erogazione di servizi di ospitalità.
Nella sezione dedicata ai contratti di sviluppo sul sito di Invitalia, è disponibile il format per le domande: la prima è denominata «Contratto sviluppo turistico 7,5 milioni di euro», l’altra «Proposta contratto sviluppo Tpa con annesso turismo». Il progetto può essere presentato da una singola impresa o da più imprese collegate. Nel secondo caso, chi promuove l’iniziativa deve presentare un progetto da almeno 3 milioni. Le eventuali altre imprese devono contribuire ad arrivare ai 7,5 milioni di progetto. Il contributo potrà assumere la forma del fondo perduto, del finanziamento agevolato o avere una forma mista.
Studio Associato CMNP
Sistema Frizzera