Tutti i bandi per i finanziamenti a misura d’impresa e di professionista
Dall’Europa alle Regioni passando per grandi temi di interesse nazionale. Sul Quotidiano del Fisco una rubrica mensile che raccoglie i bandi e le «call» europee di maggiore interesse per imprese e professionisti. Un’opportunità per finanziare idee e progetti, sostenere la formazione professionale, avviare startup, entrare nell’orbita di partnership su scala europea. Insomma, crescere. Ecco quindi la rassegna mensile delle opportunità più interessanti, a misura di impresa e di professionista.
EUROPA
Life, via alle call 2018
Il 18 aprile 2018 sono partiti gli inviti a presentare proposte per il 2018 nell’ambito del programma europeo Life.
Il Programma Life Ue per il triennio 2018-2020 è stato lanciato dalla Commissione europea con la decisione di esecuzione 12 febbraio 2018, n. 2018/210/Ue.
Per il 2018 il budget indicativo è 397.000.000 di euro.
Il Programma Life finanzia diverse tipologie di progetti a partire da due Sottoprogrammi: Ambiente e Azione per il clima (il primo ha il 75% del budget, il secondo il 25%).»
Per il Sottoprogramma Ambiente, l’invito riguarda le sovvenzioni di azioni dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza dei progetti integrati.
Per il Sottoprogramma Azione per il clima, l’invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati.
Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche aventi sede legale nell’Unione europea (enti pubblici; aziende private; organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le Ong).
Il nuovo programma Life presenta importanti novità procedurali, la più importante delle quali è che nell’ambito del Sottoprogramma Ambiente i partecipanti presentano in una prima fase una breve prima concept note, completa ma non dettagliata e se il progetto è valutato positivamente dalla Commissione accedono alla seconda fase che prevede la stesura del progetto dettagliato. In questo modo non si onerano di costi le imprese e si selezionano meglio i progetti, premiando quelli qualitativamente migliori e più rispondenti agli obiettivi del bando Life dell’Unione europea.
Per partecipare occorre seguire dettagliatamente le «Guidelines for Applicants 2018» (linee guida per i partecipanti).
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito della Commissione europea dedicato al Programma.
Horizon/1 - Dallo Sme Instrument 480 milioni per la ricerca e l’innovazione
Con un budget che sfiora i 480 milioni di euro nel solo 2018, Sme Instrument, la costola di Horizon dedicata agli incentivi per le piccole e medie imprese, ha lanciato una call (Eic-Smeinst-2018-2020), in due fasi, per sviluppare nuove idee di business e testare la fattibilità tecnica e il potenziale commerciale di un’innovazione traducendola in un business plan (ovvero gli studi di fattibilità previsti nella fase 1 della call che distribuiranno 50mila euro a singolo progetto della durata di 6 mesi ). Inoltre la call eroga contributi per trasformare la propria idea di business in un prodotto pronto per il mercato: le attività possono includere, per esempio, la messa a punto di prototipi, test, collaudi e proiezioni di mercato (fase 2 della call). Si può presentare domanda anche per una sola delle due fasi. Le call prevedono diversi cut-off (finestre per la presentazione delle candidature): si va da febbraio 2018 a novembre 2020 per la fase 1 e da gennaio 2018 a ottobre 2020 per la fase due.
Qui le altre informazioni.
Horizon/2 - Fast Track to Innovation, 100 milioni per le partnership
Vale 100 milioni la call di Fast Track to Innovation lanciata nell’ambito di Horizon 2020. La call è indirizzata alla ricerca di uno o più partner per accelerare il lancio sul mercato di un prodotto innovativo industriale in un massimo di tre anni. Si tratta di uno strumento che permette di ottenere fondi in uno schema aperto e accessibile per far crescere le idee elaborate dai consorzi di innovatori di tutti i tipi e dimensioni in tutta Europa. Nella partnership è obbligatorio inserire un socio industriale. Possono partecipare anche le università e i centri di ricerca. Tetto massimo per singolo progetto: 3 milioni di euro. Le domande possono essere inviate nelle diverse finestre aperte nel biennio (cut-off): si va da febbraio 2018 a ottobre 2020.
Qui le altre informazioni.
Horizon/3 - Via a 115 milioni per la digitalizzazione dell’industria Ue
Con una call da 115 milioni di euro lanciata il 31 ottobre scorso (H2020-DT-2018-2020), il programma Horizon 2020 punta alla digitalizzazione del sistema industriale europeo. L’invito a presentare proposte che si articola in quattro azioni tutte in scadenza il 17 aprile 2018, finanzia i progetti per la creazione di hubs di innovazione digitale, piattaforme digitali e prototipi sperimentali su larga scala: due leve sulle quali la Ue sta puntando per facilitare l’accesso all’innovazione digitale delle imprese europee così da migliorarne la competitività, i processi di produzione e i servizi. Tra i requisiti necessari per partecipare alla call, anche la destinazione di almeno il 50% del budget dell’investimento iniziale a favore delle piccole e medie imprese. Le quattro azioni della call sono «single-stage» e quindi a scadenza unica.
Qui maggiori dettagli sulla call.
Cosme/1 - Partenariati strategici nella specializzazione intelligente
È già aperta e funzionante a tutti gli effetti la call (COS-2017-3-02 ) per lo sviluppo di partenariati strategici europei di cluster per investimenti nel settore della specializzazione intelligente. Si tratta di un invito del valore di 2,8 milioni di euro per la composizione di partenariati tra organizzazioni di cluster, altre organizzazioni di reti di imprese, centri tecnologici e parchi scientifici: il tutto per promuovere collaborazioni interregionali e attività di innovazione tra gruppi di piccole e medie imprese in aree tematiche specifiche e industrie correlate.«L’obiettivo di questo invito a presentare proposte - spiega Cosme nella presentazione della call - non è quello di sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi con partner strategici in paesi terzi al di fuori dell’Europa, ma di sostenere la cooperazione interregionale a favore delle Pmi, i loro progetti di investimento su scala e comuni in Europa». La sovvenzione massima per progetto sarà di 350.000 euro, Easme - l’agenzia europea che gestisce la call - prevede di finanziare otto proposte. La sovvenzione è limitata a un tasso massimo di rimborso del 75% dei costi ammissibili.
Qui tutte le informazioni.
ITALIA
Il ministero dell’Ambiente finanzia la divulgazione sui temi dell’economia circolare
Con decreto 24 aprile 2018, protocollo n. 96 il dicastero ha lanciato un bando per l’attuazione degli obiettivi della Strategia nazionale dello sviluppo sostenibile e di promozione dell’economia circolare ai sensi dell’articolo 34 del Dlgs 152/2006.
Beneficiari sono associazioni, cooperative, imprese. Le risorse disponibili ammontano 400mila euro.
Il finanziamento è diretto a progetti coerenti con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, in particolare attività e iniziative finalizzate alla divulgazione e alla sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.
Per ciascuna proposta progettuale è previsto un finanziamento massimo dell’80% dell’intero costo della proposta progettuale, il quale non potrà comunque essere superiore a 35.000 euro.
Sono ammissibili i costi relativi al personale, i costi relativi ad attività di consulenza, in misura non superiore al 30% dell’importo; i costi per l’acquisto di strumentazione e servizi strettamente funzionali all’attività, inclusa l’acquisizione di licenze per strumenti informatici; le spese generali derivanti direttamente dai progetti presentati; le spese relative agli aspetti logistici.
Saranno accettate le istanze presentate solo ed esclusivamente via Pec all’indirizzo dedicato bandosnsvs1@pec.minambiente.it a partire dalle ore 8:00 del 22 maggio 2018 fino alle ore 20 del 30 giugno 2018.
Qui tutte le informazioni.
REGIONI
Il Piemonte finanzia la competitività delle imprese agricole
Il bando della Regione intende aiutare le imprese agricole piemontesi a investire nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (Dgr 23 marzo 2018, n. 26-6656 e decreto 13 aprile 2018, n. 445 entrambi pubblicati sul Bur il 19 aprile).
Le risorse per il bando 2018 sono pari a 28,4 milioni a valere sul Programma di sviluppo regionale Psr 2014-2020, Misura 4 - Operazione 4.2.1 «Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli». L’intento della misura è quello di migliorare la competitività sostenibile delle imprese agroindustriali e indirettamente a sviluppare forme di integrazione orizzontale e verticale nelle filiere agroalimentari.
Beneficiarie sono le imprese agroindustriali del Piemonte.
L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammissibile. La spesa massima ammissibile è pari a 2 milioni mentre quella minima è di 300mila euro.
Le spese ammissibili concernono in investimenti in macchinari, impianti, attrezzature ed opere edili. In particolare gli investimenti sono rivolti all’introduzione di nuovi prodotti, di nuovi processi, di tecnologie innovative, per rispondere a nuove opportunità di mercato, alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità dei prodotti, alla tutela ambientale, all’aumento di sicurezza negli ambienti di lavoro. Sono ammessi anche investimenti per il risparmio idrico e per il trattamento delle acque reflue, nonché investimenti per il risparmio energetico e le energie rinnovabili da biomasse e sottoprodotti.
Solo per le Pmi sono permessi investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (10% della spesa ammissibile).
Domande entro il 12 luglio 2018, valutazione a graduatoria secondo i punteggi indicati nel bando.
Le domande sono predisposte e presentate esclusivamente in formato digitale attraverso il servizio “Psr 2014-2020” nella sezione «Agricoltura».
Qui le altre informazioni.
Veneto, premi per l’efficientamento energetico delle Pmi
Dalla Regione Veneto arriva il sostegno all’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. Il bando, approvato con Dgr 12 ottobre 2017, n. 1630 stanzia 6 milioni di euro.
L’incentivo è nella forma del contributo a fondo perduto e beneficiarie sono le micro, piccole e medie imprese del Veneto. È ammessa una sola domanda di contributo.
Sono ammessi progetti coerenti col Piano energetico regionale e finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica effettuata dall’impresa.
Il contributo a fondo perduto è pari al 30% della spesa ammissibile
Le domande vanno presentate per via telematica usando il Sistema informativo unificato della Programmazione unitaria (Siu) della Regione.
Qui tutte le informazioni sul bando.
La Liguria a sostegno delle piccole imprese commerciali
Una iniziativa delle Liguria sempre attenta alle piccole realtà imprenditoriali del territorio finanzia le piccole imprese commerciali, presenti nei Comuni ricompresi nelle aree interne della Liguria e in Comuni non costieri. Trattasi dell’edizione 2018 del bando “Botteghe dell’entroterra” approvato con Dgr 24 aprile 2018.
Le risorse, pari a 1 milione sono disposte ai sensi della legge regionale 3/2008 di sostegno delle attività commerciali che a decorrere dal 2015 sostiene in particolare le piccole attività delle zone interne della Liguria.
Beneficiari sono titolari di vendita al dettaglio effettuata in esercizi di vicinato, esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; titolari di rivendita di generi di monopolio; esercizi di vendita della stampa quotidiana e periodica effettuata in punti vendita esclusivi; soggetti titolari di rivendita dei prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico chirurgici.
L’agevolazione è concessa nella forma del contributo a fondo perduto nella misura del 40% dell’investimento ammissibile.
Sono agevolabili le iniziative con ammissibili investimenti non inferiori a 5mila euro e non superiori a 20mila euro.
Sono ammissibili gli interventi edilizi nei locali dei punti vendita e gli acquisti di arredi, macchinari, impianti e attrezzature, nonché di software.
La domanda va inviata alla Finanziaria regionale ligure Filse Spe tramite posta elettronica certificata (indirizzo: filse.filse@pec.it) o raccomandata.
Nel caso di spedizione per via telematica nell’oggetto dell’e-mail deve essere apposta la seguente dicitura: «Bando per il sostegno alle piccole imprese commerciali nei comuni non costieri- anno 2018».
Le domande possono essere presentate dall’8 giugno fino al 31 luglio 2018 incluso.
Qui le altre informazioni.
Lombardia/1 - Bando per i materiali avanzati
Arrivano dalla Regione Lombardia contributi per la ricerca e sviluppo a sostegno del trasferimento della conoscenza nel settore dei Materiali avanzati.
Il bando lanciato con decreto 18 aprile 2018, n. 5471 si propone di finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con l’obiettivo di: accelerare la generazione di soluzioni innovative nel settore dei materiali avanzati; stimolare la collaborazione tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese; formare qualificate figure professionali capaci di gestire e favorire processi di innovazione.
Il budget frutto di una iniziativa congiunta di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia è pari a 6 milioni di euro (3,5 milioni di Fondazione Cariplo e 2,5 milioni di Regione Lombardia). Le risorse di Fondazione Cariplo incentiveranno organismi di ricerca pubblici e imprese private situate nelle Province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le risorse della Regione Lombardia finanzieranno solo organismi di ricerca privati e imprese situate in Lombardia.
Beneficiari sono partenariati costituiti almeno 2 soggetti (e fino a 5). All’interno di tali partenariati ci devono essere almeno un organismo di ricerca pubblico (capofila del progetto) e una impresa sita in Lombardia.
L’agevolazione è concessa nella forma del contributo a fondo perduto a fronte di un investimento minimo di 700mila euro. L’importo massimo di contributo concedibile è di 600mila euro.
Il contributo è erogato in tranche: anticipazione non superiore al 30%, seconda tranche non superiore al 40% parametrato alle spese rendicontate nel corso dei primi 15 mesi del progetto, saldo.
Le domande devono essere presentate esclusivamente per via telematica tramite la piattaforma informatica di Fondazione Cariplo dal 15 maggio 2018 alle ore 12 ed entro e non oltre le ore 12 del 20 giugno 2018.Valutazione delle domande a graduatoria.
Tutte le informazioni sul bando sul sito della Regione.
Lombardia/2 - Aiuti agli studi con il «bollino» di qualità
Via allo sportello della linea Intraprendo che riapre i battenti con una dotazione di 7 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto e prestiti a tasso zero che la Regione Lombardia insieme a Finlombarda concedereranno a sostegno di imprese e professionisti, in particolare giovani e over 50, che abbiano ottenuto una dichiarazione di qualità del progetto da parte di istituzioni pubbliche o privati. Domande solo per via telematica attraverso alla piattaforma Siage.
Qui le altre informazioni.
L’Emilia Romagna aiuta l’innovazione dei professionisti
L’Emilia Romagna dà una mano ai professionisti con l’intento di promuovere la crescita e innovazione delle attività libero professionali a supporto dei processi produttivi e dell’economia regionale. Lanciato con la Dgr 7 maggio 2018, n. 670 in attuazione della Azione 3.5.2 del Por Fesr 2014-2020, il bando stanzia 2.000.000 di euro.
Beneficiari sono sia liberi professionisti iscritti all’Ordine che operano in forma singola, associata o societaria, sia liberi professionisti non ordinistici titolari di partita Iva, autonomi, operanti in forma singola, o associata di «studi formalmente costituiti» (esclusa la forma di impresa) e iscritti alla gestione separata Inps.
Gli interventi ammissibili sono quelli diretti a interventi per l’innovazione tecnologica, interventi per la ristrutturazione, l’organizzazione e il riposizionamento strategico delle attività libero professionali, interventi per diffusione della cultura dell’organizzazione e della gestione/valutazione economica dell’attività professionale.
I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a 15mila euro.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento ammissibile. Le domande possono essere presentate fino alle ore 17 del 26 giugno 2018, per interventi da realizzare entro il 31 dicembre 2018.
Le domande dovranno essere compilate e inviate esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web Sfinge 2020, le cui modalità di accesso e di utilizzo sono disponibili qui.
Le altre informazioni sul sito della Regione. Tutte le ulteriori informazioni sul bando sono disponibili sul sito della Regione.
Emilia Romagna/2 - Finanziamenti per Pmi più competitive
Dall’Emilia-Romagna arrivano incentivi per spingere le piccole e medie imprese ad essere più competitive, favorendo anche il loro sviluppo sostenibile, il consolidamento nel sistema produttivo e la diversificazione.
Approvato con Dgr 26 marzo 2018, n. 437 in attuazione dell’Azione 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020, il bando mette a disposizione 22.467.142 di euro di cui 14.780.824 euro per il 2018 e 7.686.318 di euro per il 2019. Beneficiari sono le Pmi operanti nei settori di attività economica Ateco 2007 della Strategia di specializzazione intelligente (S3) e che vengono dettagliati nell’allegato 1 del bando. L’agevolazione è concessa nella forma del contributo a fondo perduto (20%) alla spesa ammissibile, per investimenti realizzati col ricorso a finanziamenti bancari a medio/lungo termine e in sinergia con gli interventi di garanzia diretta da parte del sistema regionale dei Confidi e con controgaranzia di Cassa depositi e prestiti (Fondo EuReCa).
Un bonus del 5% è previsto per progetti che prevedono un incremento dell’occupazione o che sono presentati da imprese femminili e/o giovanili o che sono presentati da imprese con rating di legalità.
Il contributo è aumentato di un ulteriore 10% nel caso in cui le sedi operative o unità locali oggetto degli interventi siano localizzate nelle aree montane della Regione.
I progetti dovranno avere una dimensione di investimento compresa tra 40.000 e 500.000 euro. L’importo massimo di contributo è pari a 150.000 euro.
Sono ammissibili al finanziamento investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico che, attraverso un complessivo ammodernamento degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature, siano idonei a favorire l’innovazione di processo, di prodotto o di servizio. Non sono ammissibili interventi che hanno ad oggetto la realizzazione di impianti per la produzione di energia, anche da fonte rinnovabile.
Presentazione delle domande solo per via telematica tramite l’applicazione web Sfinge 2020 sul sito fino alle ore 13 del 26 giugno 2018.
Il bando è a sportello con valutazione continua e chiusura anticipata in caso di esaurimento risorse.
Tutte le informazioni sul sito della Regione.
Emilia Romagna/3 - All’innovazione delle reti di impresa 12,5 milioni
L’Emilia Romagna finanzia l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, oltre che l’industrializzazione dei risultati della ricerca, delle reti d’impresa. Disponibili 12,5 milioni di euro dal Por Fesr per la realizzazione, tra il 2019 (6,6 milioni) e il 2020 (5,9 milioni di euro), di progetti di sperimentazione e innovazione digitale.
Ne beneficiano le “reti di Pmi”, indipendenti tra loro e in un minimo di 3 unità. Tra gli obblighi, quello di assumere a tempo indeterminato almeno due nuovi laureati in materie tecnico-scientifiche. O in alternativa di stabilizzare personale analogo già presente in azienda.
Contributi per il 50% del costo ammesso per progetti compresi tra i 150mila e i 300mila euro. Il costo minimo si riduce della metà solo se le imprese della rete sono riconducibili all’ambito delle industrie culturali e creative. L’avvio dei progetti è fissato al 1 febbraio 2019 per concludersi entro il 31 luglio 2020.
Le domande di contributo potranno essere inviate dal 9 luglio al 3 agosto 2018.
Qui tutti i dettagli.
Toscana/1 - Voucher per professionisti over e under 40
Mezzo milione di euro per i professionisti che abbiano compiuto 40 anni: la Regione Toscana ne sostiene la competitività professionale, attraverso percorsi formativi specifici e altamente qualificati: un’opportunità acquisire competenze specialistiche necessarie alla riqualificazione e alla permanenza nel mondo del lavoro. Il contributo minimo è di duecento euro ma si può arrivare fino a tremila: sarà concesso al beneficiario del voucher o, tramite delega, all’ente che organizza il corso. Possono farne richiesta i lavoratori autonomi di tipo intellettuale, chi è iscritto all’albo di un ordine, di un collegio o di una associazione professionale, oppure chi è iscritto alla gestione separata Inps, purché residenti o domiciliati in Toscana, in possesso di partita Iva. Domande online (a scadenze trimestrali) entro 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.
Ammontano a circa 929.000 euro le risorse per giovani professionisti e imprenditori fino a quaranta anni, previste dal bando che scade il 3 aprile: l’obiettivo è favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) con azioni di formazione continua, anche per sostenere l’adattabilità delle imprese (e per favorire passaggi generazionali). Il contributo regionale concesso è di 3.000 euro a beneficiario. L’intervento è cofinanziato dal Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, dalle risorse finanziarie stanziate sull’asse A “Occupazione”.
Qui tutte le informazioni per i professionisti over 40
Qui tutte le informazioni per i professionisti under 40
Toscana/2 - Finanziamenti a tasso zero per le startup
C’è ancora tempo per presentare le domande finanziamenti a tasso zero per startup e nuove imprese lanciate dalla Regione Toscana con il bando approvato con decreto dirigenziale 31 agosto 2017, n. 12603. Il budget iniziale è di 16 milioni di euro.
Possono presentare domanda le micro e piccole imprese, nonché i liberi professionisti in quanto in Toscana equiparati alle imprese (Dgr n. 240/2017) la cui costituzione è avvenuta nei due anni precedenti la presentazione della domanda; oppure le persone fisiche intenzionate ad avviare entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda una micro o piccola impresa o un’attività di libero professionista.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, comunque di importo non superiore a 24.500 euro. La durata del finanziamento è di 7 anni (84 mesi di cui 18 di preammortamento).
Il costo totale ammissibile del progetto presentato non deve essere inferiore a 8.000 euro e superiore a 35.000 euro.
Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento risorse esclusivamente per via telematica accedendo a questo sito web , previa registrazione account alla piattaforma.
Qui le altre informazioni.
Umbria - Aiuti alle startup innovative
È stato approvato con decreto 13 novembre 2017, n. 11805 il bando 2017 a sostegno delle nuove Pmi innovative che ha l’obiettivo di incentivare la creazione di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca ai fini della valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o dello sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi ad alto contenuto innovativo. Le risorse, a valere sul Por Fesr 2014-2020, ammontano a 1.300.000 euro. In particolare in linea con la Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente, il bando promuove e sostiene nuova imprenditorialità basata sulla conoscenza orientata ai mercati internazionali. L’intenzione è di contribuire a favorire l’aumento di una cultura imprenditoriale, con particolare riguardo ai settori knowledge intensive e a conferire una maggiore attrattività a talenti e professionalità qualificate. I progetti presentati dalle imprese devono andare in questa direzione. L’ammontare complessivo delle spese ammissibili non può essere inferiore a 30.000 né superiore a 500.000 euro.
Le richieste di agevolazione dovranno essere compilate e presentate alla Regione Umbria esclusivamente mediante piattaforma informatica.
Domande fino al 29 giugno 2018.
Qui le altre informazioni.
L’Abruzzo va in aiuto delle attività agricole
La Regione Abruzzo ha lanciato il bando che incentiva strutture e attività funzionali al mantenimento delle attività agricole in aree ad alto valore naturale. Approvato con determina dirigenziale 22 dicembre 2017, n. Dpd/023/284 (modificata dalla determina 15 febbraio 2018, n. Dpd/262), il bando ha lo scopo di finanziare imprenditori agricoli affinché le colture e gli allevamenti possano essere maggiormente protetti dagli animali selvatici.
Il bando stanza un budget di 1.500.000 euro a valere sul piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Abruzzo.
Sono finanziati in particolare l’acquisto e la posa in opera di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali, realizzazione di recinzioni individuali in rete metallica o shelter in materiale plastico o bio, acquisto di dissuasori faunistici e di cani da pastore.
L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale che finanzia il 100% della spesa ammissibili con un investimento minimo di 3.000 euro e un investimento massimo di 200.000 euro.
Presentazione della domanda esclusivamente n forma telematica utilizzando il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) .
Le domande si possono presentare dal 19 marzo 2018 fino al 2 luglio 2018.
La procedura è a sportello con valutazione delle domande secondo i criteri del bando.
Qui maggiori informazioni sul bando.
Lazio/1 - Al via il pacchetto di interventi per i Comuni del cratere sismico
La Regione Lazio ha lanciato un pacchetto di interventi per risollevare imprese e studi professionali in difficoltà dopo gli eventi sismisci degli ultimi anni..
Contributi a fondo perduto per 2,5 milioni di euro
Bando da 2,5 milioni di euro per contributi a fondo perduto fino a 20mila euro, per il recupero della produttività delle imprese. Destinatarie le aziende che non abbiano più di 10 occupati, con fatturato e attivo patrimoniale non superiori a 2 milioni di euro, iscritte al Registro delle imprese o titolari di Partita Iva, anche di nuova costituzione, purché abbiano sede operativa in uno dei 15 comuni del cratere sismico. Importo massimo finanziabile è pari all’80% delle spese effettivamente sostenute e rendicontate. Domande da maggio (aggiornamenti sul sito della Regione:)
Fondo Futuro, 5 milioni di euro
Finanziamenti agevolati a sostegno degli investimenti (Fondo Futuro) per 5 milioni di euro: si tratta di un’iniziativa di microcredito e microfinanza a sostegno di nuovi progetti e nuove esperienze imprenditoriali. Sono finanziabili spese tra i 5 e 25mila euro (di costituzione, investimenti, personale, costi di funzionamento), con tasso di interesse fisso all’1%. Con alcune limitazioni: locazioni max 6 mesi, opere murarie max 50%; costo del lavoro max 50%; consulenze max 20%. Rimborso in rate mensili, fino a 84 mesi. La pubblicazione è prevista a giugno 2018.
Finanziamenti per esigenze di liquidità
Fondo azioni per il riposizionamento dell’economia del Lazio eroga una linea di liquidità per 3.500.000 euro. Finanziamenti a tasso zero fino a 10.000 euro (rimborsabili in 48 mesi) per microimprese (anche titolari di Partita Iva) già esistenti alla data del primo evento sismico del 24 agosto 2016 e operative alla data di presentazione domanda. Anche in questo caso, per termini e dettagli si veda il sito regionale .
Lazio/2 - Incentivi per la sostituzione delle caldaie a biomassa
Imprese e privati cittadini del Lazio possono beneficiare del bando diretto alla sostituzione delle caldaie a biomassa legnosa. La dotazione finanziaria ammonta a 4.850.000 euro.
Gli interventi finanziabili dal bando sono di due tipi: la rottamazione e la sostituzione di vecchi generatori di calore alimentati a biomasse legnose, con generatori di calore alimentati a biomasse legnose a basse emissioni ed alto rendimento o alimentati a gas (metano, Gpl), anche integrati con pannelli o collettori solari termici; oppure l’installazione di elettrofiltri finalizzata alla riduzione delle emissioni di particolato sottile degli impianti a biomasse legnose.
Per ciascuna unità immobiliare è possibile sovvenzionare un intervento composto da una o entrambe le tipologie. Il costo del singolo intervento ammissibile non potrà comunque superare 10.000 euro per la sostituzione della caldaia e 2.000 euro per la installazione di elettrofiltri.L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute per l’intervento.
Le domande vanno presentate solo per via telematica compilando il formulario disponibile online sulla piattaforma Gecoweb , e quindi inviando la domanda e gli allegati richiesti via Pec (posta elettronica certificata) seguendo la procedura descritta nel bando.
Qui le altre informazioni.
Lazio/3 - Garanzia Equity per aumenti di capitale sociale
Disponibili 9,6 milioni di euro per la concessione di una garanzia gratuita su aumenti di capitale sociale effettuati da vecchi e nuovi soci della Pmi, a copertura parziale (50%) del rischio. Destinatari: Pmi che presentino al momento della domanda almeno due bilanci regolarmente approvati.
Qui le altre informazioni.
Lazio/4 - Ulteriore proroga degli incentivi per le start up innovative
Ancora una proroga per la scadenza degli incentivi della Regione Lazio per le start up innovative.
La nuova scadenza è quella del 16 luglio 2018 per beneficiare dei contributi della Regione Lazio preisti dall’avviso «Pre-seed», pensato per supportare la creazione e il consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca.
La proroga per partecipare al bando è arrivata con determina dirigenziale 23 maggio 2018, n. G06564.
Il budget previsto è di 4.000.000 di euro a valere sui fondi Por Fesr 2014-2020.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto destinato a sostenere due tipologie di attività: le start up nate dagli spin-off della ricerca e le startup innovative ad alta intensità di conoscenza.
Per le start up nate da spin-off della ricerca il contributo va da 10.000 a 100.000 euro.
Per le startup innovative ad alta intensità di conoscenza il contributo è pari al massimo al 100% dell’apporto di capitale fornito dai soci, con un importo che va da 10.000 a 30.000 euro. Presentazione delle domande esclusivamente per via telematica tramite il portale GeCoWEB entro il 16 luglio 2018.
Informazioni dettagliate sul bando si trovano sul sito della Regione.
Campania/1 - Quindici milioni per l’internazionalizzazione delle Pmi
Imprese campane verso l’internazionalizzazione con un bando del Por Fers 2014-2020 da 15 milioni di euro.
L’avviso si rivolge in particolare a micro, piccole e medie imprese (inclusi i liberi professionisti), in forma singola e associata, che operino in vari settori, dall’aerospazio, ai beni culturali, turismo, ed edilizia sostenibile, all’agroalimentare.
Sostenuti progetti di partecipazione a fiere e saloni, incoming di operatori esteri, incontri bilaterali, workshop e seminari, utilizzo temporaneo di uffici e/o sale espositive all’estero, comunicazione, supporto specialistico. Sovvenzioni fino al 70% delle spese ammesse, nella misura massima di 150.000 euro. Per i progetti di aggregazioni temporanee, stessa percentuale ma nella misura massima di 150.000 euro per singola impresa e di 500.000 euro per l’intero programma.
Piattaforma aperta per le registrazioni online. Domande dal 18 maggio 2018.
Qui le altre informazioni.
Campania/2 - Aiuti per 28 milioni alle imprese artigiane
Aprirà i battenti il 25 maggio il bando lanciato dalla Regione Campania per la selezione dei progetti da sostenere con il Fondo per le imprese artigiane. Con un avviso pubblicato sul Burc n.25 del 26 marzo scorso è aperta la «corsa» ai 28 milioni di euro messi a disposizione dal Por Fesr e da Jeremie (strumento lanciato dalla Commissione Ue e che si avvale di fondi Ue e di Bei). Si tratta di un mix di agevolazioni che saranno concesse attraverso contributi a fondo perduto che copriranno il 40 per cento dell’investimento contro il 60% sostenuto attraverso finanziamenti a tasso agevolato (7 anni, rate trimestrali, tasso dello 0,50% a fronte di garanzie reali o personali). Il bando si rivolge esclusivamente a micro, piccole e medie imprese artigiane anche sotto forma di agregazioni, consorzi, società consortili e reti. Le agevolazioni saranno concesse da un minimo di 25mila a un massimo di 200mila euro a copertura di progetti di investimento per beni materiali e immateriali, servizi e consulenze specialistiche, opere murarie.
Domande a partire dalle ore 10 del 25 maggio e fino alle 18 del 25 giugno esclusivamente sulla piattaforma telematica «Sid».
Campania/3 - Contratti di sviluppo per 325 milioni
Disponibili 325 milioni di euro immediatamente finanziabili per favorire l’attrazione di nuovi investimenti a sostegno di programmi già avviati nei settori dei trasporti, dell’aerospazio, dell’agroalimentare, dell’innovazione e del turismo. Le agevolazioni – contratti di sviluppo (legge 6 agosto 2008, n.133) - sono il frutto di un accordo siglato tra Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Campania e Invitalia (soggetto attuatore). L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro. Per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, si riduce a 7,5 milioni di euro. Le procedure prevedono da un anno una Fast Track, che consente di ridurre i tempi per ottenere le agevolazioni, stabilendo l’avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e il completamento degli investimenti entro 36 mesi. Per le domande di accesso è necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia , deve essere regolarmente costituito e iscritto nel Registro delle imprese.
La Basilicata aiuta i giovani agricoltori
Parte l’edizione 2018 del bando della Basilicata recante incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori.
L’iniziativa, attiva la attiva la sottomisura 6.1 del Programma di sviluppo rurale Psr Basilicata 2014/2020 e stanzia 10.000.000 di euro. Il bando è stato approvato con Dgr 13 aprile 2018, n. 314 (Supplemento al Bur 17 aprile 2018 n. 17).
Lo scopo è dare un aiuto forfettario per il primo insediamento dei giovani agricoltori e l’adeguamento strutturale delle aziende da essi condotte.
I beneficiari sono persone di età non superiore a quaranta anni, ovvero quarantuno anni non compiuti, che possiedono adeguate qualifiche e competenze professionali e che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda. L’agevolazione è concessa dietro presentazione di un piano di sviluppo aziendale compilato in ogni sua parte come prevede il bando.
L’azienda agricola deve avere una produzione lorda standard non inferiore a 10.000 euro e non superiore a 150.000 euro.
L’aiuto consiste in un contributo in conto capitale come sostegno allo start up e alla corretta attuazione del piano di sviluppo aziendale. Il contributo è pari a 70.000 euro per gli insediamenti in aree territoriali con vincoli naturali (aree montane) o specifici (aree parco o Natura 2000) e di 60.000 euro in tutte le altre aree.
La domanda va presentata in due fasi con diverse scadenze. Inoltro della domanda entro il 25 giugno 2018, e invio di tutta la documentazione compreso il pianto di sviluppo aziendale entro il 24 luglio 2018. Gli invii sono effettuati tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: sottomisura_6_1@pec.regione.basilicata.it
Ogni ulteriore informazione è disponibile sul sito Basilicata Europa.
Calabria/1 - Ai Poli di innovazione 32,6 milioni di euro
La Regione Calabria avvicinare il sistema produttivo e il mondo della ricerca con un bando a sostegno delle attività dei Poli di Innovazione e della valorizzazione delle infrastrutture di ricerca territoriali: 32,6 milioni di euro il plafond delle risorse. Le selezioni e i finanziamenti riguardano i soggetti gestori dei Poli di innovazione, strutturati in forma di società consortile o di rete di impresa. Prevede forme di tutoraggio e accompagnamento delle imprese aderenti ai Poli (8, 640 milioni di euro, Azione 1.1.4), mentre per la valorizzazione delle infrastrutture territoriali punta alla realizzazione di nuovi centri di ricerca di interesse per il sistema delle imprese in grado di posizionarsi su circuiti internazionali e al consolidamento delle strutture dei laboratori, anche di nicchia, in risposta a specifiche esigenze del sistema produttivo regionale ed extra-regionale individuate nella Strategia di Specializzazione Intelligente (24 milioni euro, Azione 1.5.1). Per l’azione 1.1.4 la forma del contributo è in conto esercizio, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili per un importo compreso in 1 milione e 80mila euro. Per la 1.5.1 il contributo è in conto capitale per il 65% delle spese ammissibili per importi entro i 3 milioni di euro. Domande a partire dall’11 febbraio.
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Calabria/2 - Startup e spin-off in corsa per il bando da 10 milioni
Si rivolge a startup e spin-off il bando pubblicato in Calabria (Burc n. 121 del 27 novembre 2017), per agevolare la nascita di nuove imprese sul territorio regionale. Prevede 10 milioni di euro divisi in 2 call da 5 milioni ciascuna, per il 2017 e il 2018. E due fasi di intervento: la prima di orientamento, formazione, affiancamento, tutoraggio. La seconda, di concessione di incentivi “de minimis” per l’avvio dell’attività imprenditoriale: sono destinati 3 milioni di euro alle start up, 2 milioni agli spin-off. L’intensità del contributo è del 70% delle spese ammissibili, entro il limite di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
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Puglia/1 - Via a Tecnonidi, il fondo da 30 milioni di euro
TecnoNidi in Puglia offre un pacchetto di aiuti per start up tecnologiche o imprese con un’idea innovativa, con un fondo di 30 milioni di euro. Beneficiari, piccole imprese di nuova costituzione o operative da cinque anni al massimo che intendano avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive) o delle “tecnologie chiave” abilitanti individuate dalla Regione nel documento Smart Specialitation Strategy. Le agevolazioni (per importi compresi tra 25.000 e 350.000 euro) si riferiscono a un prestito rimborsabile e a una sovvenzione sia per gli investimenti sia per i costi di funzionamento.
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Puglia/2 - Incentivi per rinnovabili e cogenerazione nelle Pmi
Un sostegno alle Pmi arriva dalla Regione Puglia col nuovo bando “Aiuti per la tutela dell’ambiente” lanciato da Puglia Sviluppo Spa.
Il bando stanzia 60 milioni di euro in favore delle microimprese, delle imprese di piccola dimensione e delle medie imprese che intendono realizzare una progetto di investimento finalizzato all’efficientamento energetico, alla cogenerazione ad alto rendimento e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia pari ad almeno il 10% dell’unità locale oggetto di investimento.
Al progetto di investimento vanno obbligatoriamente allegati una diagnosi energetica ex ante e un progetto di fattibilità tecnico-economica nonché una scheda tecnica riassuntiva dei parametri energetici del progetto di fattibilità tecnico economica proposto.
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di 4.000.000 di euro per le medie imprese e di 2.000.000 di euro per le piccole e micro imprese. La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 30% mutuo a carico del Fondo efficientamento energetico mutui;
- 40% sovvenzione diretta;
- 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.
Le imprese interessate possono presentare le domande di agevolazione al soggetto finanziatore convenzionato con Puglia sviluppo Spa o ad un Confidi. Maggiori informazioni sul sito di Sistema Puglia.
Sicilia/1 - Per gli ecosistemi forestali bando da 55 milioni
Copre il 100% delle spese ammissibili, fino a 200.000 euro per iniziative presentate da privati, fino a 500.000 per le domande presentate da privati associati o da comuni, il bando della Regione Sicilia «Aiuti agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali» (misura 8.5 del Psr Sicilia 2014 2020): l’avviso – la cui dotazione complessiva è di 55 milioni di euro - si rivolge a proprietari, possessori e/o titolari pubblici o privati della gestione di superfici forestali, a loro associazioni. L’obiettivo è sostenere iniziative localizzate nelle aree classificate come bosco all’interno di Parchi e Riserve e delle Aree Rete Natura 2000, finalizzate al perseguimento di impegni di tutela ambientale, al miglioramento dell’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Favorende anche gli investimenti volti all’offerta di servizi ecosistemici, alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive. Domande di partecipazione fino al 13 settembre 2018.
Qui il testo del bando.
Sicilia/2 - Trenta milioni di euro per aiuti alle imprese
Trenta milioni di euro per il bando «Aiuti alle imprese esistenti e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale» (misura 3.1.1-3): così la Regione Sicilia sostiene medie, piccole e micro imprese attraverso incentivi diretti, finalizzati all’acquisizione di attivi materiali e immateriali per raggiungere un upgrade tecnologico nei settori produttivi tradizionali. Un’agevolazione con contributi in “de minimis” in scadenza, il 22 marzo. Per ciascun progetto approvato, il contributo a fondo perduto è del 75% dei costi ammissibili. Gli investimenti sono finalizzati all’installazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento di uno già esistente, alla diversificazione della produzione, all’aumento di prodotti e servizi, alla realizzazione di opere murarie.
Una commissione valuterà le domande di contributo sulla base dei criteri assegnati e secondo l’ordine cronologico di arrivo. Nello specifico sarà considerata la qualità della proposta progettuale (massimo 25 punti), l’effetto atteso sulla competitività dell’impresa (massimo 15 punti), la cantierabilità dell’iniziativa (possesso di tutte le autorizzazioni e pareri necessari, massimo 25 punti), la sua sostenibilità economico finanziaria (massimo 15 punti).
Qui tutte le informazioni.
Sardegna/1 - Aiuti per l’avvio di un’impresa
Sostenere l’avvio di iniziative di attività di impresa o microimpresa, comprese le società tra professionisti, da parte di chi ha un difficile accesso al credito è lo scopo del bando regionale Fondo microcredito Fse lanciato dalla Regione Sardegna.
Il budget è pari a 6.000.000 di euro a valere sul Programma operativo regionale Por Fse 2014-2020.
Le domande di finanziamento potranno essere presentate da soggetti disoccupati o inoccupati che intendano avviare microimprese, piccole imprese, cooperative, associazione o società di lavoratori autonomi e/o liberi professionisti.
Sono da considerarsi prioritarie le proposte che rientrano nelle seguenti categorie di attività: tutela dell’ambiente; Ict (servizi multimediali, informazione e comunicazione); risparmio energetico ed energie rinnovabili.
Sono invece escluse le attività di pesca e acquacoltura, il settore carbonifero e le attività di commercializzazione e trasformazione prodotti agricoli.
L’agevolazione è concessa nella forma del microcredito compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 25.000 euro, della durata massima di 60 mesi, a tasso zero.
Le spese ammissibili sono quelle per investimenti fissi (macchinari, impianti, attrezzature, mezzi mobili, opere murarie) direttamente connesse all’attività d’impresa, nonché le spese di funzionamento e gestione strettamente connesse all’avvio della nuova iniziativa e le spese per risorse umane (oneri e retribuzioni), ammissibili solo se su quella risorsa umana non siano già stati concessi sgravi contributivi. Ammesse anche spese per corsi di formazione volti ad elevare la professionalità dei lavoratori.
I soggetti interessati presentano la domanda in formato elettronico entro il 30 giugno 2018 tramite la modulistica disponibile sia sul sito internet della Regione Sardegna e sul sito della finanziaria regionale Sfirs Spa .
Le domande sono soggette a una valutazione e un punteggio a seconda della validità tecnico-economica e di sostenibilità finanziaria nonché coerenza e fattibilità del progetto rispetto agli obiettivi del Bando. Per essere ammessa la domanda deve raggiungere un punteggio minimo di 60/100.
Tutte le informazioni si trovano sulla pagina del bando sul sito della Regione.
Sardegna/2 - Finanziamenti alle idee innovative di impresa
Con l’avviso approvato con determinazione dirigenziale 22 marzo 2018, n. 481 la Regione, tramite Sardegna Ricerche (Ente regionale per la ricerca e sviluppo) ha lanciato l’iniziativa «Insight 2018 - Percorso di validazione dall’idea al business model» con lo scopo di premiare processi di validazione di nuove idee di impresa innovative nei settori agricoltura, industria, servizi e turismo.
Beneficiarie le persone fisiche organizzate in team operativi formati da minimo 2 persone con una proposta relativa ad un’idea imprenditoriale innovativa.
Il budget è pari a 250.000 euro nell’ambito del Por Fesr Sardegna 2014-2020.
Ad essere premiata à una idea d’impresa con caratteristiche di innovatività in termini di originalità del business proposto e novità delle tecnologie utilizzate rispetto allo stato dell’arte e/o alle condizioni di contesto, nonché avente la capacità di rispondere ai bisogni sociali e ambientali di un territorio, promuovere il benessere individuale e collettivo, lo sviluppo sociale ed economico dei territori e delle comunità.
L’agevolazione consiste in un mini voucher di 10.000 euro che il beneficiario potrà utilizzare per l’acquisizione di competenze, servizi e di beni materiali, necessari alla definizione delle caratteristiche minime funzionali dell’Mvp («Minimum Viable Product»), ovvero di una versione minimale del prodotto/servizio.
Sono ammissibili le spese in investimenti produttivi, servizi, formazione, costi materiali, costi di gestione, capitale circolante.
La domanda va inviata esclusivamente per via telematica dal sito www.sardegnaricerche-bandi.it previa registrazione e rilascio dei codici di accesso personali (login/password). La compilazione del form on line consentirà l’attribuzione del numero di identificazione della proposta.
La selezione delle domande avverrà con procedura a sportello nelle fasi di: istruttoria formale; istruttoria e valutazione di merito dell’idea imprenditoriale presentata (secondo i criteri indicati dal bando); incontro con il team proponente.
Le domande possono essere presentate dalle ore 11 del 13 aprile 2018 e fino alle ore 12 del 28 dicembre 2018.
Qui le altre informazioni.
Ogni giovedì sul Sole 24 Ore la pagina dedicata a incentivi e agevolazioni