Come fare perImposte

Super Ace, i termini per le domande di compensazione dell’acconto Iva

di Luca Gaiani

  • Quando Entro il 27 novembre 2021

  • Cosa scade Certezza di utilizzare crediti di imposta per l’acconto Iva del 27 dicembre 2021

  • Per chi Imprese individuali, società di persone e di capitali

  • Come adempiere Compilazione del modello telematico sul sito delle Entrate

1In sintesi

L’agevolazione Ace potenziata del decreto Sostegni bis è entrata nel vivo da sabato 20 novembre 2021: l’agenzia delle Entrate ha infatti aperto il canale telematico per trasmettere i modelli con cui chiedere la conversione della deduzione in crediti di imposta.

Le imprese che vogliono avere certezza di poter utilizzare crediti di imposta derivanti dalla conversione della super Ace del decreto Sostegni bis per pagare l’acconto Iva del 27 dicembre 2021 devono inviare la comunicazione entro il 27 novembre 2021. L’Agenzia si riserva infatti un termine di 30 giorni per confermare il credito, consentendone la compensazione.

L’articolo 19, commi da 2 a 7, del Dl 73/2021, prevede, per gli incrementi di patrimonio generati da conferimenti in denaro dei soci e accantonamento di utili a riserve diverse da quelle non disponibili, realizzati nel 2021 (esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020), un incremento dall’1,3% al 15% del coefficiente applicabile per il calcolo della deduzione Ace di cui all’articolo 1 del Dl 201/2011.

La super Ace del 15% si applica fino ad un incremento di patrimonio pari a euro 5 milioni. La super Ace genera un risparmio fiscale (soggetti Ires) pari al 3,6% dell’importo dell’incremento patrimoniale realizzato, con un massimo complessivo (apporti di 5 milioni e oltre) pari a 180.000 euro.

La base della super Ace è costituita, nei limiti di importo di euro 5 milioni, dall’accantonamento a riserve (diverse da quelle non disponibili) dell’utile del bilancio 2020 e dai versamenti in denaro dei soci per aumento di capitale o conferimento fuori capitale.

Rilevano anche le rinunce dei soci a crediti derivanti da precedenti finanziamenti.

Tutte le operazioni devono essere effettuate entro il 31 dicembre 2021. I conferimenti (e le rinunce a crediti) dei soci del 2021 si quantificano per il loro intero importo, senza invece il ragguaglio temporale previsto per l’Ace ordinaria fino al 2020.

La super Ace può fruirsi per l’importo degli incrementi rilevanti anche se il patrimonio netto che risulterà dal bilancio 2021 sarà inferiore (a seguito di perdite del corrente esercizio).

Diversi interrogativi sono ancora aperti circa i criteri di imputazione (alla base Ace pregressa o alla nuova base della super Ace) di riduzioni di patrimonio per rimborso ai soci e delle sterilizzazioni antielusive.

2I soggetti interessati

I soggetti che possono usufruire della super Ace sono gli stessi che già conoscono l’Ace ordinaria e dunque i titolari di reddito di impresa, sia Ires che Irpef.

Possono, infatti usufruire della super Ace e dunque della conversione della deduzione in credito di imposta, tutte le imprese (individuali, società di persone e di capitali) che, nel corso del 2021, hanno accresciuto la base patrimoniale mediante accantonamento dell’utile 2020 a riserva e conferimento in denaro dei soci in conto capitale, al netto di eventuali distribuzioni di riserve e rimborsi di capitale.

3Dalla deduzione al credito di imposta: la comunicazione

La super Ace può essere fruita ordinariamente come deduzione dall’imponibile nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2022 oppure mediante trasformazione in credito di imposta sulla base dell’aliquota corrente del contribuente (Irpef o Ires).

La trasformazione in credito può essere effettuata già in corso d’anno al verificarsi dell’incremento patrimoniale rilevante e dunque dell’accantonamento a riserva dell’utile 2020 o del conferimento in denaro da parte del socio. I conferimenti, per quest’anno, si quantificano nel loro intero ammontare a prescindere dalla data di effettuazione.

Per poter usufruire del credito di imposta, il contribuente deve trasmettere alle Entrate una comunicazione telematica il cui modello è stato approvato dal provvedimento 238235 del 17 settembre 2021 (il software di compilazione è nel sito internet delle Entrate).

La comunicazione può essere presentata anche a più riprese in presenza di successivi aumenti di capitale.

Il canale telematico di invio è stato aperto il 20 novembre 2021 e rimarrà in essere sino al 30 novembre 2022 (termine per trasmettere il modello di dichiarazione dei redditi relativo al 2021).

Entro 30 giorni dalla presentazione del modello, l’Agenzia comunica al richiedente il riconoscimento del credito, ovvero il diniego.

Il contribuente a questo punto potrà compensare il credito in F24 (senza limiti di importo) oppure richiederlo a rimborso oppure ancora cederlo con modalità pure disciplinate dal provvedimento.

Se il tax credit supera 150 mila euro, occorre anche l’espletamento dei controlli antimafia e i tempi di riscontro potrebbero allungarsi a dismisura.Tenendo conto del termine massimo di 30 giorni a disposizione del Fisco per confermare il credito, chi intende avere certezza di poter disporre del credito per la compensazione con l’acconto Iva 2021, dovrà trasmettere la comunicazione entro sabato 27 novembre 2021.

Qualora, entro il secondo esercizio successivo a quello agevolato, e dunque entro il 31 dicembre 2023 per chi ha esercizio solare, la variazione incrementativa del 2021 risulti riassorbita in tutto o in parte, la deduzione operata (o il credito di imposta fruito) dovrà essere riversata. Per chi converte la deduzione in credito di imposta in corso d’anno, il recapture dell’agevolazione scatta già nel caso di riassorbimento totale o parziale dell’incremento patrimoniale che si verifichi a fine esercizio.

4Come si compila il modello

Nel modello, oltre ai dati anagrafici, vanno riportati tre elementi.

In primo luogo, si espone l’importo complessivo della base Ace formatasi nel 2021. Nel modello si evidenzia poi la deduzione spettante (il cosiddetto rendimento nozionale pari al 15% della nuova base Ace, quest’ultima entro il tetto di 5 milioni) ed infine il credito di imposta corrispondente, specificando se il contribuente applica le aliquote Irpef (impresa individuale e società di persone) oppure l’aliquota Ires ordinaria (24%), oppure l’Ires maggiorata con addizionale delle banche (27,5%).

Se il credito supera 150 mila euro, va compilato anche il riquadro per le indagini antimafia.

5Un esempio

Supponiamo ad esempio che Alfa Srl abbia accantonato a riserva l’utile 2020 per euro 300.000 e che a ottobre 2021 abbia ricevuto dai soci un versamento in conto capitale, iscritto in una riserva in quanto senza obbligo di restituzione, pari a euro 800.000.

Nel corso del 2021 non sono state effettuate distribuzioni di riserve ai soci.

In data 27 novembre 2021 Alfa Srl invia la comunicazione compilando i campi come segue:
● Variazione in aumento capitale proprio: 1.100.000
● Rendimento nozionale: 165.000
● Credito di imposta: 39.600

In data 20 dicembre 2021, l’Agenzia comunica il riconoscimento del credito e in data 27 novembre 2021 si procede alla compensazione in F24 con l’acconto Iva (manca il codice tributo).

Per la compensazione di questo credito da super Ace non vale nessun limite di importo previsto da differenti disposizioni.

Il credito può, in alternativa alla compensazione, essere ceduto ad altri soggetti (e il cessionario può usufruirne con le stesse modalità del cedente) oppure chiesto a rimborso.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©

Indice