Controlli e liti

Istanza di certificazione da inviare online

di Lorenzo Lodoli e Benedetto Santacroce

Con l'emendamento al decreto «destinazione Italia» che prevede la compensazione dei crediti verso la Pa con le cartelle esattoriali emesse nei confronti dei titolari di questi crediti, diventa sempre più importante per le imprese fornitrici ottenere la certificazione pubblica dei crediti, attraverso la «Piattaforma di certificazione elettronica del credito».
La piattaforma è, in relazione alla procedura di compensazione in esame, l'unico strumento per la certificazione dei crediti a favore del titolare di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili scaturenti da un contratto avente a oggetto somministrazioni, forniture e appalti nei confronti della pubblica amministrazione (amministrazione statali, regioni, province, enti locali ed enti del servizio sanitario nazionale). Ma come funziona questo strumento?
L'accesso alla piattaforma
Il creditore dà inizio al processo di certificazione accreditandosi sulla piattaforma elettronica. Se il creditore è una società o un impresa individuale, può operare immediatamente tramite la piattaforma elettronica di certificazione attraverso il suo titolare o un suo rappresentante. In questo caso per potersi accreditare deve fornire alcune informazioni personali e della società che rappresenta, sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità e scannerizzare un valido documento d'identità.
Una volta fornite le informazioni saranno inviate le credenziali di accesso in due elementi separati: uno alla persona che ha effettuato l'accesso e l'altro sulla casella Pec registrata presso il Registro delle imprese dalla società o dall'impresa individuale. Con l'utilizzo di entrambe le credenziali si potrà accedere alla piattaforma.
Questione diversa, invece, se il creditore non è soggetto all'obbligo di pubblicità legale (non deve registrarsi presso il Registro delle imprese), quindi è una persona fisica (esempio, un professionista) o un'associazione non riconosciuta (esempio, onlus). In tal caso per procedere all'accreditamento sulla piattaforma dovrà necessariamente passare attraverso la pubblica amministrazione nei cui confronti è creditore, con la quale effettuare un riconoscimento e con le credenziali di accesso ricevute entrare sulla piattaforma.
Per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni l'accreditamento al sistema della piattaforma è effettuato invece direttamente dal responsabile attraverso un sistema identico a quello delle imprese.
La domanda di certificazione
Una volta entrato nella piattaforma, il creditore inoltra l'istanza di certificazione nei confronti della pubblica amministrazione debitrice utilizzando un'apposita funzionalità messa a disposizione dal sistema. La piattaforma presenta al creditore un modulo parzialmente precompilato con le sue informazioni inserite in fase di registrazione e che deve essere invece concluso indicando le informazioni relative alla pubblica amministrazione debitrice da cui si chiede la certificazione, le fatture poste a fondamento del credito e la sottoscrizione delle dichiarazioni previste dalla normativa.
La conclusione
Il sistema permette di monitorare e verificare lo stato di avanzamento del processo di certificazione e il creditore riceverà comunicazioni sul rilascio della certificazione e/o sulla insussistenza o inesigibilità del credito tramite la Pec. Nel caso in cui, nei successivi 30 giorni, la pubblica amministrazione debitrice non rilasci la certificazione o rilevi l'insussistenza del credito, il creditore procedente potrà richiedere la nomina di un commissario ad acta tramite un'apposita istanza da proporre sempre attraverso la piattaforma con un modulo fornito dal sistema.
La pubblica amministrazione debitrice o, in caso di nomina, il commissario ad acta, effettuati i controlli, provvedono a certificare il credito o a rilevarne l'insussistenza.

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