Imposte

Tax credit per le vacanze e tre fondi per il turismo nel pacchetto allo studio del Governo

Le misure verso il decreto «Rilancio» dato in arrivo nelle prossime ore

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di Marco Mobili

Un tax credit per le vacanze e tre fondi per il turismo, con una dotazione complessiva di 130 milioni per l’anno 2020. È quanto prevede il pacchetto di misure urgenti che il Governo conta di introdurre nel decreto “Maggio” o “Rilancio” dato in arrivo nelle prossime ore.

Sui numeri e i dettagli si lavora ancora, ma dalle prime bozze si conferma, ad esempio, che per le famiglie è in arrivo un bonus vacanze da 500 euro. Si tratta di un credito riconosciuto ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35.000 da utilizzare per saldare il conto dei servizi offerti da strutture nazionali di imprese turistico ricettive. Il credito sarà utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro per ogni nucleo familiare. La misura del credito sarà di 300 euro per i nuclei composti da due persone e di 150 euro per i single. Secondo le ultime ipotesi il credito sarà spendibile al 50% come sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per l’altra metà come detrazione di imposta da utilizzare in dichiarazione dei redditi.

Per sostenere il settore certamente più colpito dal Covid-19 è inoltre prevista la costituzione di tre fondi: uno da 50 milioni finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, in funzione di acquisto e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive. Un secondo, sempre da 50 milioni, per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi. Un terzo fondo, da 30 milioni, per la promozione del turismo in Italia.

Nella maxi-manovra da 55 miliardi, come detto, ci saranno anche ulteriori misure a sostegno di realtà a forte vocazione turistica come Venezia. «Dopo l’estensione della cassa integrazione in deroga - spiega il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in una nota - anche al settore alberghiero e della ristorazione, agiremo su affitti, bollette, finanziamenti e fondo perduto, occupazione di suolo pubblico». Ricordando in particolare la previsione del ristoro integrale del costo sostenuto in questi tre mesi per l’affitto, Baretta precisa che è in arrivo «una misura mirata ai piccoli artigiani e commercianti, che nel veneziano potrebbe riguardare una platea piuttosto vasta, che per il solo settore della vendita al dettaglio e all’ingrosso Confcommercio stima avvicinarsi al 60%, a causa degli elevati costi di acquisto del mercato immobiliare». Al bonus affitti che sarà esteso anche alle strutture alberghiere si affiancheranno finanziamenti a fondo perduto per le Pmi con fatturati inferiori ai 5 milioni l’anno, che nel settore turistico rappresentano oltre il 90% delle imprese.

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