Imposte

I forfettari monitorano i ricavi nel quadro LM

Novità del modello Redditi Pf 2023 approvato in via definitivo con il provvedimento 555597/2023 delle Entrate: verifica sulla soglia innalzata a 85mila euro sull’anno precedente

di Alessandra Caputo

Nuovi crediti di imposta (social bonus, credito di imposta per accumulo energia da fonti rinnovabili, credito d’imposta per bonifica ambientale). Debutto del bonus barriere architettoniche. Riduzione al 60% del bonus facciate. Adeguamento del modello con la modifica degli scaglioni e delle aliquote (da cinque a quattro) Irpef approvate dalla precedente legge di Bilancio e con decorrenza 2022. Sono alcune delle novità del modello Redditi Pf 2023 approvato in via definitivo con il provvedimento 555597/2023 delle Entrate.

Particolare attenzione per i contribuenti forfettari al quadro LM: a seguito delle modifiche della legge di Bilancio 2023, il superamento dei 65mila euro non determina l’uscita dal regime a causa dell’innalzamento della soglia di compensi/ricavi.

Ma vediamo nel dettaglio. Nella compilazione della sezione II del quadro LM i forfettari dovranno anzitutto indicare la loro natura di impresa, di lavoratore autonomo o di impresa familiare. Dovranno poi compilare il rigo LM21 dichiarando di essere in possesso dei requisiti di accesso e di non trovarsi in cause ostative; nella stessa riga dovrà essere indicata la condizione di «nuova attività» che, per i primi cinque anni consente di avere una aliquota pari al 5% in luogo di quella del 15%. I dati reddituali vanno indicati nel rigo LM22; in particolare, nella colonna 3 deve essere indicato l’ammontare dei ricavi/compensi percepiti nell’anno 2022 che saranno assoggettati a tassazione dopo essere stati moltiplicati per il coefficiente di redditività (da indicare nella colonna 2) previsto in base al codice attività (da indicare in colonna 1); nella colonna 4 vanno indicati i diritti d’autore “correlati” che concorreranno al reddito assoggettato ad imposta sostitutiva abbattuti del 25 o 40% a seconda dell’età dell’autore.

Nel rigo LM34 andrà indicato il reddito lordo e nel rigo LM35 l’unico componente negativo ammesso in deduzione, vale a dire i contributi pagati nell’anno. L’unica novità riguarda il rigo LM40, nel quale possono essere indicati i crediti di imposta che possono essere utilizzati in diminuzione dell’imposta sostitutiva dovuta.

L’aspetto però rilevante è quello relativo al limite di ricavi/compensi. Fino al 31 dicembre 2022, il limite per poter accedere e permanere al regime forfettario era, infatti, pari a 65mila euro mentre la legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) ha innalzato il limite a 85mila euro. I requisiti di accesso al regime forfettario vanno però verificati con riferimento all’anno precedente. Ne consegue che i contribuenti che nel 2022 hanno percepito ricavi/compensi in misura superiore a 65mila euro, ma non a 85mila euro indicheranno tali compensi nel quadro LM e potranno continuare ad applicare il regime forfettario nel 2023 in quanto “salvati” dalle nuove previsioni (ferma restando la verifica delle altre condizioni necessarie).

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