Controlli e liti

Ufficio del massimario nazionale: pronte le regole per la partenza

Arriva il regolamento attuativo adottato dal Cpgt

di Andrea Taglioni

Via libera all’istituzione dell’Ufficio del massimario nazionale presso il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. A prevederlo è il regolamento attuativo adottato dal Cpgt con la delibera n. 158/2023 del 31 gennaio.

Il nuovo articolo 24-bis del Dlgs 545/92, introdotto dalla legge 130/2022, recante disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario, prevede normativamente l’istituzione dell’Ufficio del massimario nazionale che sostituisce, dal primo gennaio, i precedenti uffici del massimario presenti presso tutte le corti di giustizia tributaria di secondo grado.

Finalità del provvedimento è quella di regolamentare non solo gli aspetti sulle modalità di costituzione del nuovo organo, ma anche le funzioni che lo stesso dovrà compiere e i contenuti a cui attenersi ai fini della rilevazione e classificazione delle decisioni di merito.

In particolare, per la massimazione delle sentenze delle corti di giustizia tributaria di secondo grado e le più significative tra quelle emesse dalle corti di giustizia tributaria di primo grado, l’Ufficio dovrà tener conto, in base alla fattispecie esaminata, della sua rilevanza, dell’assenza di giurisprudenza e degli eventuali cambiamenti degli indirizzi giurisprudenziali.

A tal fine, l’Ufficio del massimario provvede, tra gli altri compiti, a segnalare le questioni interpretative più controverse, redigere relazioni su specifici argomenti oggetto di dibattiti giurisprudenziali e implementare, attraverso la raccolta di un flusso costante di massime, la banca dati della giurisprudenza di merito.

Fanno parte dell’Ufficio del massimario nazionale quindici componenti e un direttore responsabile selezionati tra i giudici e i magistrati tributari delle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, nominati con delibera del Consiglio di presidenza, previa procedura pubblica di selezione.

Tra i vari requisiti richiesti ai fini della selezione occorre che i candidati abbiano maturato non meno di 7 anni di effettivo esercizio nelle funzioni giurisdizionali tributarie e non abbiano maturato un ritardo, rispetto al termine per il deposito del provvedimento, superiore a trenta giorni in un numero di sentenze pari almeno al 60 per cento del totale delle decisioni deliberate annualmente.

L’incarico del direttore e dei componenti dell’Ufficio ha durata quinquennale e non è rinnovabile.

La nomina a componente dell’Ufficio non comporta necessariamente l’esonero dallo svolgimento delle funzioni giurisdizionali presso le corti di giustizia tributaria salvo che l’interessato non ne faccia apposita richiesta.

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