La simultanea presenza tra il nuovo regime degli impatriati e quello dei ricercatori e dei neo residenti offre significativi vantaggi nella pianificazione dei trasferimenti internazionali, ma necessita di una gestione accurata per evitare sovrapposizioni dovute alla mancata distinzione tra redditi.
L’applicazione simultanea dei regimi, superata la criticità del vecchio quadro normativo
La recente riforma del regime degli impatriati, di cui all’articolo 5 del Dlgs 209/2023, ha introdotto disposizioni più restrittive e una riduzione dei benefici fiscali, pur non escludendo la coesistenza con gli altri regimi di attrazione delle persone in Italia. Tale possibilità, oltre a essere supportata da un solido fondamento normativo, poiché le nuove disposizioni non vietano più l’applicazione simultanea dei regimi di attrazione, è stata espressamente confermata dall’agenzia delle Entrate con...