Adempimenti

Addio agli studi di settore, sprint sulla riforma

di Giovanni Parente

Una corsia preferenziale per attuare entro fine anno i nuovi indici di affidabilità fiscale (Isa), chiamati a sostituire gli studi di settore . A ipotizzarla è il viceministro all’Economia, Luigi Casero, nel corso della presentazione della proposta di legge ( atto C4440 ) che istituisce gli Isa e che vede come primo firmatario Michele Pelillo (Pd) e da Maurizio Bernardo (Ap), presidente della commissione Finanze della Camera. Dopo il dibattito parlamentare e il confronto con parti sociali e associazioni di categoria, i nuovi Isa potrebbero essere imbarcati come emendamento alla manovrina correttiva (da ieri all’esame della Commissione Bilancio di Montecitorio, o al massimo nella manovra autunnale in modo da «far diventare attuativo velocemente» la proposta di legge, come ha spiegato Casero.

Il nuovo veicolo legislativo, ha sottolineato Michele Pelillo, si è reso necessario per dare copertura al progetto degli Isa già presentato nelle scorse settimane dalla Sose nelle audizioni parlamentari e per rafforzare quanto il Governo aveva inserito nel decreto fiscale dello scorso autunno ( Dl 193/2016 ). L’obiettivo è quello di far partire i primi indicatori nel 2018.«Vogliamo invertire l’approccio, dai parametri e studi di settore con metodo punitivo si passa agli indici di affidabilità fiscale, più congrui e comprensibili, con un approccio premiale. Fermezza con gli evasori, premialità per i contribuenti onesti» aggiunge Pelillo. Tra le finalità, spiega Bernardo, c’è la «creazione di un sistema di premialità legato al posizionamento del contribuente rispetto all’indice e che prevede l’esonero da alcuni adempimenti e l’esclusione dagli accertamenti sulle presunzioni semplici».

I 13 articoli della proposta Pelillo-Bernardo dettagliano il funzionamento dei nuovi indici: verificheranno la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale ed esprimeranno su scala da 1 a 10 il grado di affidabilità. Il piatto forte è il nuovo regime premiale per i contribuenti con il voto in “pagella” più alto:

abolizione del visto di conformità per la compensazione Iva dei crediti non superiori a 50mila euro annui e del visto ovvero della garanzia per i rimborsi Iva non superiori a 50mila euro;

stop agli accertamenti basati su presunzione semplice ;

riduzione dei termini a disposizione del Fisco per l’attività di accertamento ed esclusione dal redditometro .

Mano pesante, invece, con sanzioni fino a 2mila euro per chi barerà omettendo comunicazioni o indicando dati non veritieri.

La proposta di legge sugli indici di affidabilità fiscale

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