Adempimenti

Ammorbidita la stretta sulle auto aziendali Plastic tax dimezzata

di Marco Mobili e Marco Rogari

Rush finale sulle coperture per il restyling della manovra. A partire da quelle per alleggerire la plastic tax e la stretta sulle auto aziendali. Con il ministero dell’Economia e gli operatori del settore siamo pronti a «rivedere la norma» sui veicoli concessi dalle aziende in uso promiscuo ai dipendenti «in maniera efficace e sostanziale», ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’assemblea dell’Anfia (l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica). Il correttivo al Ddl di Bilancio escluderà sicuramente dalla stretta i contratti in essere e si applicherà sui contratti stipulati dal 1° gennaio 2020. La soglia del fringe benefit dovrebbe scendere dal 30% previsto dalla manovra al 15% per le auto elettriche e ibride in uso ai dipendenti, al 40% per i veicoli con un’emissione di monossido di carbonio pari a 95 grammi per chilometro e al 100% per tutti gli altri. Per la scelta finale si dovrà comunque attendere la quadratura finale sulle coperture.

La soluzione con la rimodulazione del fringe benefit attraverso più soglie è in linea a quella già prevista da un emendamento al Ddl bilancio presentato dal Pd al Senato (si veda Il Sole 24 Ore del 19 novembre). Ma con tutta probabilità nei prossimi giorni il Governo presenterà un suo ritocco o, comunque, un’integrazione a quello già depositato. Il premier ha assicurato ieri che le risorse necessarie sono state individuate: «Abbiamo trovato le coperture per la plastic tax e per le auto aziendali, abbiamo trovato la quadra», ha detto aggiungendo che il clima nella maggioranza sulla manovra «è sereno, gli emendamenti si diraderanno». Anche se Italia viva continua a chiedere la completa abolizione della plastic tax così come quella della stretta sulle auto aziendali.

Ai 700 emendamenti “segnalati” al Ddl di bilancio, che oggi potrebbero essere oggetto di un’ulteriore scrematura in commissione Bilancio al Senato per effetto del taglio delle inammissibilità, se ne aggiungeranno non meno di 40 da parte del Governo. Compreso quello che sostanzialmente dovrebbe dimezzare la nuova tassazione sulla “plastica” contro la quale hanno protestato anche ieri le piccole e medie imprese.

Il correttivo al quale hanno lavorato nei giorni scorsi i tecnici del ministero dell’Economia prevede una riduzione della plastic tax da un euro a 50 centesimi il chilogrammo. Allo stesso tempo scatterebbe un credito d’imposta del 30% delle spese sostenute per riconvertire gli impianti in manufatti riciclabili e compostabili. E verrebbe ampliata la gamma di manufatti esentati dal prelievo. Ad essere esclusi sarebbero non solo i prodotti compostabili ma anche quelli che presentano una percentuale crescente nel triennio (dal 60% del 2020 all’80% del 2022) di materiale riciclabile.

Nel pacchetto Governo, come anticipato da « Il Sole 24 Ore.com»ci sono 100 milioni complessivi per la Cigs nelle cessazione di azienda e il sostegno all’occupazione. Tra gli altri correttivi in arrivo quello sulla tariffa oraria per i canoni degli ambulanti. A confermare che si sta lavorando per migliorare la misura sul nuovo canone unico previsto dal Ddl di Bilancio «andando nella direzione della tariffa oraria e della possibilità di abbattimento da parte dei Comuni, così come fanno già oggi» è stata il viceministro all’Economia, Laura Castelli (M5S).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©