ANTEPRIMA TELEFISCO Iperammortamento su tutti i beni 2018
Uno degli aspetti di grande interesse pratico per le imprese che verranno trattati nel corso di Telefisco che si svolge oggi riguarda la proroga dell’agevolazione per gli investimenti. Proprio per questo, l’agenzia delle Entrate ha reso note in anteprima alcune risposte sulle questioni più diffuse, mentre altri chiarimenti verranno forniti oggi stesso durante la manifestazione.
La sovrapposizione delle leggi
La proroga della maggiorazione del 150 % per i beni materiali Industria 4.0 (e del 40 % per gli immateriali) riguarda tutti gli investimenti effettuati nel 2018. Questa disposizione “rimette in gioco” le imprese che entro il 2017 avevano ordinato il bene ma non avevano provveduto al versamento del 20% a titolo di acconto: esse infatti sono decaduti dalla possibilità di considerare l’investimento nel 2017, ma grazie alla proroga l’acquisto sarà comunque agevolabile in quanto effettuato nel 2018.
Il bonus per i beni immateriali
Per beneficiare della maggiorazione del 40% degli ammortamenti, l’impresa deve aver assunto lo status di soggetto agevolabile, e cioè che possa beneficiare del bonus per l’acquisto di beni materiali. Non è necessario, come già chiarito in passato, che il bene immateriale sia relativo a quello materiale che fruisce dell’agevolazione. In situazioni più complesse si arriva a concludere che la presenza di un bene materiale agevolato rende applicabile il bonus a tutti i beni immateriali (elencati nella tabella B) acquistati.
La cessione anticipata del bene
La legge 205/2017 ha introdotto la possibilità di continuare a fruire del beneficio degli iperammortamenti anche nel caso in cui il bene agevolato venga ceduto, purché sia sostituito da un investimento con caratteristiche analoghe. Le Entrate ricordano innanzi tutto che la cessione anticipata del bene non comporta la revoca dell’agevolazione, ma semplicemente l’impossibilità di continuare a fruirne. In secondo luogo, il tenore letterale delle disposizioni di legge conduce a due conclusioni:
• la possibilità di continuare con gli iperammortamenti dopo la sostituzione riguarda anche i beni agevolati acquistati nel 2017;
• questa salvaguardia non riguarda i beni immateriali.
Venendo alle modalità pratiche della continuazione della fruizione del beneficio, viene chiarito che è irrilevante la regola del dimezzamento del coefficiente di ammortamento per il primo anno di entrata in funzione dei nuovi beni. Il problema si poteva porre perché la sostituzione del bene originario (ad ammortamento pieno) avviene con l’acquisto di un bene per il quale il coefficiente deve essere ridotto alla metà. Viene invece chiarito che questa riduzione interessa solo le quote di ammortamento ordinario del nuovo bene; per gli iperammortamenti, invece, non si deve procedere a nessun ricalcolo, dato che il bonus prosegue in base alle quote determinate originariamente.
Questa risposta dovrebbe avere valenza generale: indipendentemente dalle caratteristiche del nuovo bene (coefficiente di ammortamento, riduzione per il primo anno) la sostituzione comporta il proseguimento del piano di maggiorazione stabilito per il bene sostituito. Rimane ovviamente da verificare il limite massimo di fruizione, che deve essere ridotto al 150 % del costo del bene nuovo, se tale costo è inferiore a quello dell’investimento originario.
Interconnessione informatica
Il requisito fondamentale per beneficiare della maggiorazione del 150 % è l’interconnessione del bene, ovvero la sua capacità di scambiare informazioni con sistemi interni e/o esterni attraverso un collegamento basato su specifiche, documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute. È necessario che questo collegamento sia diretto, secondo protocolli informatici: la presenza di un operatore umano nella gestione del flusso di informazioni fa venire meno il requisito per gli iperammortamenti.
Le risposte delle Entrate sull’iperammortamento