Bonus del 50% per 8,2 milioni di contribuenti
Poco più di 4,7 miliardi di euro di detrazioni relative a spese che rientrano sotto il cappello del bonus ristrutturazioni. Mentre il nuovo sconto fiscale per il verde arriva al test dei lavori di primavera e l’ecobonus affronta nel 2018 la revisione più importante della sua storia, dall’agenzia delle Entrate arrivano dati che certificano come la detrazione del 50% sia diventata strutturale per gli italiani: sono 8,2 milioni i contribuenti che, stando alle dichiarazioni 2016, hanno usufruito del bonus.
I numeri, da qualsiasi lato li si guardi, parlano di una crescita costante nel corso degli anni. Il monte delle detrazioni nel 2011 valeva 2,4 miliardi di euro: all’epoca, però, lo sconto era nella versione leggera del 36 per cento. A partire dal 26 giugno 2012 siamo passati al 50% che, da quel momento, viene rinnovato con cadenza annuale: è, allora, dal 2013 che si manifestano gli incrementi più rilevanti. Quell’anno nelle dichiarazioni sono atterrati sconti pari a 3,5 miliardi, poi saliti a 4 miliardi abbondanti nel corso del 2014 e, ancora, a 4,7 miliardi nel 2015.
Insomma, secondo quanto spiegano i numeri dell’Agenzia guidata dal direttore Ernesto Maria Ruffini, l’ammontare delle detrazioni è quasi raddoppiato dal 2011 ad oggi. Mentre il perimetro dei contribuenti si è allargato di circa il 45 per cento.
Guardando alla distribuzione territoriale, la Lombardia è di gran lunga l’area dove si concentra la cifra più elevata di detrazioni: 1,1 miliardi di euro per quasi due milioni di contribuenti. Subito dietro troviamo l’Emilia Romagna, con poco più di 550 milioni di euro (per oltre 900mila contribuenti). In Veneto, invece, vengono portate in dichiarazione detrazioni per 451 milioni (771mila contribuenti); appena sopra i 446 milioni del Piemonte (818mila contribuenti). A quota 367 milioni c’è il Lazio, mentre la Toscana arriva a 358 milioni.
Su questi numeri, comunque, va fatta una precisazione: le detrazioni non corrispondono per forza a spese fatte nel corso dei dodici mesi precedenti. Ogni anno, infatti, dopo avere effettuato i lavori è possibile scontare una delle dieci rate di pari importo previste dalla legge. Nelle dichiarazioni 2016, cioè, potrebbero essere rientrate spese per il recupero del patrimonio edilizio fatte alla fine del 2012. Un effetto trascinamento che, quindi, non consente di riferire questi dati a un’unica annualità.
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di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware