Adempimenti

Bonus acqua potabile, comunicazione delle spese 2021 entro il 28 febbraio

Un mese di tempo per inviare il modello delle Entrate e attivare l’iter per il bonus 50% anti-sprechi

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di Giuseppe Latour

Un mese per la comunicazione per il bonus acqua potabile, relativa alle spese del 2021: c’è tempo fino al 28 febbraio. Arriva, così, un mese chiave per il bonus del 50%, dedicato al contenimento del consumo di acqua che, in base alla legge di Bilancio 2022, ha appena allungato la sua vita fino alla fine del 2023.

Va ricordato, infatti, che prima della manovra la scadenza del bonus era fissata alla fine del 2022. La legge di Bilancio 2022 ne ha allungato la vita fino alla fine del 2023, stanziando 1,5 milioni di euro a copertura.

Dieci giorni per il riscontro

Inoltre, proprio la scorsa settimana l’agenzia delle Entrate ha stabilito che ci sarà più tempo per la ricevuta di presa in carico o di scarto della comunicazione per il bonus acqua potabile. Lo ha stabilito il provvedimento 28334/2022. In pratica è salito da 5 a 10 giorni il termine entro cui l’amministrazione finanziaria dovrà comunicare al contribuente che ha presentato la richiesta telematica se la stessa è stata processata e scartata.

Il bonus acqua potabile nasce con la legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi 1087-1089), per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. E consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute «per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti».

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Le informazioni sugli interventi, una volta effettuati, vanno trasmesse in via telematica all’Enea.

L’importo delle spese sostenute deve essere, infatti, documentato da una fattura elettronica o da un documento commerciale, in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.

La procedura

Per i privati, e in generale per tutti i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con bonifico bancario o postale o con altri sistemi di pagamento tracciabili, diversi dai contanti.

Essenziale la comunicazione alle Entrate, per accedere al bonus. L’ammontare delle spese agevolabili va, infatti, comunicato all’Agenzia tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento della spesa, inviando il modello predisposto dalle Entrate, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici delle Entrate. Quindi, c’è a disposizione un mese di tempo (a febbraio 2022) per comunicare le spese relative al 2021.

Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24 oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d'impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

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