Imposte

Bonus pubblicità, entro il 1º aprile domanda per gli investimenti 2019

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di Emanuele Reich e Franco Vernassa

Entro il prossimo 1° aprile, dal momento che il 31 marzo cade di domenica, dovrà essere presentata dai soggetti interessati la domanda telematica “prenotativa” per la fruizione del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali da effettuare nel 2019 sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali possono beneficiare del credito d’imposta previsto dall’articolo 57 bis del Dl 50/2017, qualora gli investimenti in campagne pubblicitarie da effettuare nel 2019 superino almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti pubblicitari effettuati sugli stessi mezzi di informazione nel 2018.

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, tenendo conto del limite massimo complessivo delle risorse di bilancio annualmente stanziate, che costituisce tetto di spesa. Il tetto è elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese, e start-up innovative, in via subordinata al perfezionamento, con esito positivo, della procedura di notifica alla Commissione europea, in pendenza della quale si applica il limite del 75 per cento.

È opportuno ancora ricordare che l’articolo 1, comma 762 della legge di Bilancio 2019 (legge 145/2018) ha disposto che il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari, di cui all’articolo 57 bis comma 1, Dl 50/2017, è concesso quale aiuto «de minimis», ai sensi e nei limiti del regolamento Ue n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013. Non è chiara la decorrenza di questo intervento normativo; in assenza di una decorrenza specifica, si potrebbe ritenere che sia da applicare alle spese sostenute dal 1° gennaio 2019, data di entrata in vigore della Legge.

Una diversa soluzione potrebbe derivare dalla circostanza che esso mira a superare i rilievi mossi sul beneficio dalla Commissione europea con la warning letter pervenuta dalla direzione generale Concorrenza il 21 novembre 2018. In ogni caso, per le imprese di maggiori dimensioni ed i gruppi di società l’introduzione del limite «de minimis» di fatto fa venir meno l’agevolazione, considerato che tale limite di 200mila euro, valevole sull’arco di tre anni, si applica a livello di gruppo e non della singola società.

Credito 2017 e 2018

Per i bilanci in chiusura al 31 dicembre 2018, si è ancora in attesa dei dati definitivi relativi al 2018, così come dei dati relativi agli investimenti incrementali effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017. Al momento si sottolinea che la percentuale provvisoria di ripartizione per il 2018, comunicata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il 31 gennaio 2019 sulla base della comunicazione prenotativa presentata entro il 22 ottobre 2018, è pari al 23% per gli investimenti in radio e televisioni locali e del 26% per i giornali, quotidiani e periodici, cartacei ed on line. Solo a seguito della comunicazione dei dati definitivi sarà dunque possibile usare in compensazione il credito maturato per gli investimenti 2017 e 2018.

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