Case di campagna, 110% per il fotovoltaico con doppia condizione
L’intervento va eseguito congiuntamente a lavori trainanti e l’energia non autoconsumata va ceduta al Gse
Le case di campagna possono fruire del superbonus ma è necessario verificare la titolarità degli immobili. Spesso, infatti, i fabbricati rurali non sono di proprietà diretta degli utilizzatori ma appartengono alla società semplice proprietaria del fondo rustico su cui gli immobili sorgono.
Immobili rurali di società semplici agricole
Per chiarire tale ipotesi è intervenuta la circolare 30/E/2020 con la risposta 2.1.3, disponendo che nel caso di società semplici agricole proprietarie di immobili rurali la detrazione può essere fruita dagli utilizzatori degli immobili (soci, amministratori, dipendenti, familiari) a condizione che venga redatto un verbale di assegnazione dell'immobile da registrarsi all’agenzia delle Entrate. La detrazione spetta per gli immobili rurali a destinazione abitativa e per le relative pertinenze, mentre è esclusa per i fabbricati rurali strumentali (per i quali è possibile fruire delle detrazioni previste dagli articoli 14 e 16 del Dl 63/2013 in materia di risparmio energetico e miglioramento sismico).
Gli interventi agevolabili
Per fruire del superbonus è necessario eseguire degli interventi definiti trainanti, consistenti nell’isolamento termico delle superfici opache dell’edificio, o nella sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o, ancora, nel miglioramento sismico dell’edificio. Congiuntamente a uno o più interventi trainanti, possono fruire del 110% anche altri interventi, definiti trainati. Tra questi rientra anche l’installazione degli impianti fotovoltaici, oggetto peraltro di un chiarimento in occasione dell’edizione estiva di Telefisco 2021. I commi 5 e 6 dell’articolo 119 del Dl 34/2020 consentono, infatti, di beneficiare della detrazione del 110% rispettivamente per l’installazione degli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici o su strutture pertinenziali e per l’installazione dei sistemi di accumulo integrati.
Per gli impianti solari fotovoltaici la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48.000 euro per singola unità immobiliare e, comunque, nel limite di spesa di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto.
Per i sistemi di accumulo, la detrazione spetta negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo previsti per l’installazione degli impianti solari e, comunque, nel limite di spesa di 1.000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo. Per questo tipo di interventi, il superbonus è però subordinato al rispetto di due requisiti:
O che l’intervento sia eseguito congiuntamente a uno degli interventi definiti «trainanti»;
O che l’energia non auto-consumata in sito o non condivisa per l’autoconsumo venga ceduta al Gse (comma 7, articolo 119).
Tale ultima condizione si realizza in più step. Anzitutto, per poter attivare il servizio di ritiro dell'energia, il contribuente deve presentare un’apposita istanza a seguito della quale il Gestore dei servizi energetici (Gse) effettua un’istruttoria per verificare se l'impianto di produzione possiede i requisiti necessari per l’ammissione al servizio. Al termine dell'istruttoria, il Gse comunica al contribuente l’accettazione dell'istanza, a mezzo mail.
Infine, il contribuente è tenuto a sottoscrivere e inviare una copia della convenzione al Gse il quale provvederà a perfezionare il contratto. In una delle risposte fornite in occasione di Telefisco, l’agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile fruire del superbonus già dal momento in cui il contribuente sia in possesso della comunicazione di accettazione dell’istanza, senza attendere il perfezionamento del contratto stesso. Una precisazione utile, che consente di anticipare il momento in cui fruire dell’agevolazione; va però ricordato che la fase dell’istruttoria è quella che richiede più tempo. Tenuto conto che il termine per fruire del superbonus è, ad oggi, fissato al 30 giugno 2022 (salvo alcuni casi particolari), il consiglio, per chi è intenzionato ad effettuare questi lavori, è quello di iniziare quanto prima onde evitare che i tempi necessari per la conclusione delle istruttorie compromettano la fruizione del bonus.