Commercialisti: «Di media un anno per avere il rimborso dei crediti»
Botta e risposta tra commercialisti e agenzia delle Entrate sui tempi lunghi per il rimborso dei crediti Iva.
In base alla legge, denuncia il consigliere nazionale dell’Ordine dei commercialisti Gilberto Gelosa, «i rimborsi dovrebbero esserci già in circa 75 giorni»; nella realtà dei fatti si aspettano sei mesi nella migliore delle ipotesi visto che «la media è di un anno, che può salire anche fino a un anno e mezzo».
Il motivo? La documentazione richiesta dalle Entrate “entro 15 giorni” necessita di tempi lunghi se c’è, come spesso accade, una fidejussione, e quindi ci si trova nell’impossibilità di rispettare la scadenza. A ciò si aggiunge «un problema di disponibilità finanziaria dello Stato, che - ammette Gelosa - non può essere imputato alle Entrate».
La risposta dal parte dell’Agenzia, per bocca del vice direttore Paolo Savini, non si è fatta attendere: «Da gennaio 2018 i tempi medi di lavorazione dei rimborsi Iva da parte nostra sono scesi a 70 giorni dalla data di presentazione della relativa richiesta. Una contrazione di tempi di circa tre settimane rispetto al 2017». E in merito alla fidejussione, o meglio ai «tempi legati alle fidejussioni relative ad alcune tipologie di rimborsi Iva» Savini ammette che è un tema che merita attenzione ma ci tiene a sottolineare «che non è una criticità che rientra nel perimetro di agenzia delle Entrate».