Contabilità

Commercialisti, nella Pa contabilità per competenza

di Redazione Quotidiano del Fisco

«Il Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) è favorevole all’adozione della contabilità economico-patrimoniale, nella prospettiva auspicabile di una crescente armonizzazione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni della Ue. Ma è necessario che il legislatore italiano non solo dia una spinta ulteriore in questo senso, ma trovi anche le risorse necessarie per mettere in pratica questa svolta epocale». Lo ha detto oggi, alla Camera dei Deputati, il vicepresidente del Cndcec Davide Di Russo durante il convegno «L’armonizzazione dei bilanci delle Pubbliche amministrazioni nell’Unione europea». Nel corso del convegno è stata presentata una ricerca commissionata dal Consiglio nazionale, dalla quale emerge quanto i revisori degli Enti locali italiani guardino con favore al passaggio ad una piena contabilità accrual (cioè per competenza).

«In Italia la riflessione è ancora lenta - spiega Di Russo - perché sia la legge 196/2009, sia il Dlgs 118/2011 ne prevedono l’introduzione solo “ai fini conoscitivi”. La normativa europea, però, impone ai Paesi membri l’adozione della contabilità economico-patrimoniale nei prossimi anni. È allora necessario che il legislatore dia una spinta ulteriore. Siamo consci delle difficoltà che avremo nel raggiungere questo traguardo, perché gli enti locali sono permeati dalla cultura della contabilità finanziaria, che a nostro avviso non va abbandonata, ma integrata con quella su base accrual».

La ricerca - Accrual accounting e qualità del bilancio degli enti pubblici

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