Adempimenti

Compensazioni, blocco per 30 giorni

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di Mario Cerofolini e Gian Paolo Ranocchi

Nuovo rischio blocco sugli F24 con compensazioni di crediti e debiti . L’agenzia delle Entrate potrà infatti sospendere, fino a un massimo di 30 giorni, l’esecuzione dei versamenti effettuati tramite modelli di pagamento che contengano compensazioni in tutti i casi in cui la posizione presenti profili di rischio per controllare la legittimità dell’utilizzo del credito. Lo prevede l’ articolo 83 del Ddl di bilancio 2018 . La sospensione potrà riguardare non solo le deleghe con saldo a zero ma anche quelle con saldo finale a debito essendo previsto in via generale in tutti i casi in cui il modello di pagamento presenti una compensazione.

Secondo quanto chiarisce la relazione illustrativa la norma completa l’attuale piano di controlli per indebite compensazioni consentendo in via generale una verifica preventiva dell’utilizzo dei crediti nei modelli F24 al fine di intercettare preventivamente eventuali irregolarità evitando di intraprendere successive azioni di recupero dall’esito incerto. La disposizione quindi integra il quadro vigente che già dispone specifici controlli preventivi sui modelli di pagamento che presentino compensazioni (ad esempio F24 con utilizzo di crediti Iva per importi superiori a 5mila euro). La bozza di disposizione prevede che l’esecuzione del pagamento del modello F24 potrà essere sospesa al fine di consentire i controlli preventivi da parte dell’Agenzia . Qualori diano esito positivo e, in ogni caso trascorsi trenta giorni dall’invio del modello di pagamento (quindi la sospensione non potrà superare tale termine), la delega verrà sbloccata dalle Entrate e la tempestività del pagamento sarà assicurata del fatto che il versamento sarà considerato come effettuato alla originaria data di invio del modello F24. Laddove l’esito del controllo dovesse portare invece ad un risultato negativo, i versamenti e le compensazioni indicati nelle delega di pagamento non saranno considerati effettuati, sembra con tutte le conseguenze del caso in tema sanzionatorio.

La norma non definisce l’ambito applicativo dei nuovi controlli in quanto è demandato a unprovvedimento delle Entrate di successiva emanazione il compito di stabilire i criteri e le modalità di attuazione. Al riguardo sarà fondamentale comprendere cosa debba intendersi esattamente con la locuzione «profili di rischio» delle posizioni in relazione alle quali sarà possibile per le Entrate disporre il blocco della compensazione e quindi l’annullamento dell’F24. Sul punto sono, pertanto, necessari criteri oggettivi al fine di salvaguardare la regolarità e tempestività dei pagamenti. Non sfuggirà, infatti, la delicatezza della disposizione che in pratica espone il contribuente al rischio di trovarsi ex post a un omesso versamento con tutte le possibili conseguenze che ne derivano sul piano sanzionatorio. Nella definizione dei «profili di rischio», quindi, non sembra possano essere ritenuti ammissibili profili di discrezionalità da parte delle Entrate. Si ritiene che dovrebbero rimanere fuori dal perimetro di applicazione della disposizione, i crediti oggetto di visto di conformità ed in quanto tali già oggetto di una preventiva verifica da parte diun soggetto accreditato.

Il Ddl di bilancio all’esame del Senato

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