Comunicazioni Iva, mini-proroga in vista per i dati delle liquidazioni
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Il rinvio tecnico dovrà essere ufficializzato con un provvedimento dell’agenzia delle Entrate e si concretizzerà, probabilmente, in un periodo di 10-15 giorni in cui non saranno applicate sanzioni.
Le problematiche relative alle nuove modalità di trasmissione delle liquidazioni periodiche Iva sono state oggetto, ieri, di un question time presentato dagli onorevoli Giulio Cesare Sottanelli ed Enrico Zanetti: in particolare, nel quesito di chiedeva al ministero perché per la trasmissione telematica delle comunicazioni periodiche Iva non potesse essere attuata attraverso modalità tradizionali già in uso per gli altri adempimenti.
L’Agenzia ha risposto che la necessità di realizzare la trasmissione dei dati su un solo canale è dettata da «ovvi motivi di economicità e di sforzi di realizzazione»: infatti nell’ipotesi dei due canali per un unico adempimento sarebbe necessario un «adeguamento di entrambe le infrastrutture di ricezione ai valori di picco delle comunicazioni congiunte dati fattura e comunicazione dati liquidazione, che avrebbe implicati ulteriori ulteriori espansioni infrastrutturali con costi rilevanti a carico dello Stato e quindi dei contribuenti».
Per quanto riguarda l’obbligo di apporre la firma digitale, le Entrate ricordano che questo strumento (già in uso, peraltro, per la fatturazione elettronica verso la Pa) «garantisce l’autenticità dell’origine e l’integrità dei dati a prescindere dal canale trasmissivo utilizzato». L’Agenzia ha anche annunciato che metterà a disposizione uno strumento gratuito telematico utilizzabile dagli intermediari che non sono in possesso della firma digitale.
Anche per l’invio dei dati delle liquidazioni periodiche Iva l’Agenzia assicura che «sarà disponibile gratuitamente un software».
«Il software messo a disposizione dall’Agenzia - ribatte però Miani - consentirà l’invio di un unico file per più soggetti, e non può di fatto essere utilizzato dai noi professionisti, non essendo possibile trasferire automaticamente i dati dai nostri software gestionali a quello predisposto dall’Agenzia per l’invio delle comunicazioni».
Per il presidente dei commercialisti «Il dato di fatto è che a meno di trenta giorni dalla sua scadenza ci troviamo ancora in uno stato di grande incertezza per un adempimento che era stato annunciato senza costi e complicazioni».