Adempimenti

Comunicazioni con SR41 prorogate al 31 dicembre per le domande di Cig

L’UniemensCig diventerà obbligatorio per i periodi decorrenti da gennaio 2022

di Barbara Massara

Per le domande di Cig presentate entro il 31 dicembre 2021 i datori di lavoro potranno continuare a utilizzare il vecchio SR41 per comunicare all’Inps i dati per il pagamento diretto dell’indennità.

Con il messaggio n. 3556/2021 del 19 ottobre l’Istituto ha comunicato la proroga del periodo transitorio, inizialmente fissato dalla circolare n. 62/2021, durante il quale la vecchia procedura SR41 convivrà con quella nuova Uniemens Cig. L’utilizzo del flusso UniemensCig, spiega l’Inps, diventerà obbligatorio per le domande di Cig presentate dal 1° gennaio 2022 e afferenti periodi di cassa con decorrenza 1° gennaio 2022.

Le aziende possono invece scegliere di continuare a utilizzare l’SR41 sia per le domande presentate entro il 31 dicembre 2021, sia per quelle presentate dopo (ad esempio, nel mese di gennaio 2022), ma afferenti a periodi con decorrenza anteriore al 1° gennaio 2022 (ad esempio, da dicembre 2021).

Inoltre l’Inps conferma l’obbligo di usare l’SR41 per tutto il periodo di Cassa autorizzato, e quindi fino all’ultimo mese, per quelle aziende che prima del 1° gennaio 2022 abbiano trasmesso i dati tramite l’SR41, non essendo in questo caso consentito un cambio in corsa.

La notizia della proroga, molto gradita alle aziende e ai consulenti, consentirà anche all’Inps di affinare la nuova procedura Unicig, i cui tempi di gestione non sono ancora del tutto noti, in quanto è di fatto utilizzata ancora da pochi.

Nel messaggio n. 3556 l’Inps illustra, altresì, i recentissimi nuovi controlli di accoglienza che saranno effettuati dalla procedura dell’Istituto non solo sui flussi Uniemens-Cig, ma anche sugli ordinari flussi Uniemens.

I controlli che afferiscono all’orario contrattuale (compreso tra 1 e 48), alle ore da integrare (non superiori alle ore lavorabili), alla retribuzione mensile teorica (compresa tra 250 e 4.500), alla percentuale di part time (da 1 a 99), alle ore lavorabili, in molti casi richiedono all’utente una conferma del dato inserito (ad esempio, se la retribuzione è superiore a 4.500).

Infine, sono previsti anche controlli definiti logici, come quello afferente l’importo della retribuzione oraria, rispetto al quale l’Inps individua quattro cosiddetti clusters, cioè quattro gruppi di lavoratori (identificati dalla specifica qualifica Q1 esposta nel flusso mensile), a ciascuno dei quali corrisponde un diverso range di retribuzione oraria. Ad esempio, per i dipendenti con qualifica di quadro o dirigente, appartenenti allo stesso cluster, i valori corrispondenti sono compresi tra 10 e 25, e pertanto l’eventuale importo della retribuzione oraria fuori intervallo dovrà essere espressamente confermato.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©