Adempimenti

Con la derivazione rafforzata il bilancio prevale sul fisco

di Primo Ceppellini e Roberto Lugano

La dichiarazione dei redditi rappresenta il momento in cui si “tirano le somme” di un anno di novità e di modifiche, più o meno rilevanti, alle regole e alle istruzioni che governano la determinazione dell’imponibile delle imprese. Anche nel 2017 ci sono stati cambiamenti che per la maggior parte, però, non sono di tipo strutturale.

Le proroghe
Le principali novità da applicare nella dichiarazione dei redditi sono conosciute, salvo aggiustamenti, perché già applicate negli anni passati. L'esempio tipico è rappresentato dalla proroga dell’agevolazione per le acquisizione dei beni materiali nuovi e dei beni materiali e immateriali Industria 4.0: sono cambiati alcuni dettagli operativi, e sono stati forniti diversi chiarimenti, ma le regole strutturali del beneficio sono quelle già note. Peraltro, è la stessa situazione che riguarda l’Ace, in questo caso il peso concreto del beneficio si è ridotto ai minimi termini, ma l'applicazione concreta del meccanismo nell'ambito della dichiarazione, seppure tenendo conto delle modifiche tecniche e della riscrittura del decreto attuativo, segue un percorso ormai consolidato nel tempo.

La novità
La vera novità di quest’anno, casomai, è rappresentata dall’introduzione di un principio di fondo, ovvero la derivazione rafforzata dell’imponibile fiscale dalle scelte operate nel bilancio. Una volta tanto, quindi, non sono le variabili fiscali a condizionare il bilancio di esercizio, ma avviene il contrario. Gli operatori, però, hanno già fatto i conti con questa considerazione in sede di redazione del bilancio, quando sono state fatte le scelte tenendo anche conto delle ricadute fiscali. Il quadro è completato da alcune novità che hanno una minore casistica di applicazione: pensiamo al consolidato fiscale e alle regole che riguardano il regime di branch exemption e la disciplina delle controllate estere (Cfc).

Meno complicazioni
La dichiarazione dei redditi per il periodo di imposta 2017 sembrerebbe quindi più semplice che in passato: è vero che le novità di quest’anno sono strutturalmente meno rilevanti, ma d’altro canto deve restare viva l’attenzione alla complessità dei modelli e alle specifiche interpretazioni sulle casistiche concrete.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©