Adempimenti

Così le imprese affrontano il rush finale

di Benedetto Santacroce

Il momento per le imprese di correre al riparo dalla riduzione dei termini per l’esercizio del diritto alla detrazione Iva, introdotta dalla manovrina di primavera (Dl 50/2017) e non più modificata, è arrivato.

Le nuove disposizioni, richiedendo l’esercizio del diritto alla detrazione al più tardi con la dichiarazione Iva relativa all’anno in cui il diritto è sorto – rispetto ai 2 anni successivi previsti dal modificato articolo 19 del decreto Iva – hanno un impatto immediato sui primi mesi 2018. Imprese e professionisti devono quindi affrettarsi nella gestione delle fatture emesse nel 2017 ed esigibili nello stesso anno, per le quali l’Iva risulterà detraibile in modo ordinario solo fino al 30 aprile 2018, ovvero fino al termine di presentazione della dichiarazione Iva annuale.

In questo senso, alcuni operatori sono già corsi al riparo. In un contesto in cui gli attesi provvedimenti interpretativi sono ancora in fase di emanazione, le imprese devono attrezzarsi per far fronte alle criticità insite nella gestione delle fatture “a cavallo d’anno”. Tali criticità potrebbero richiedere alle imprese un impegno non trascurabile sotto diversi aspetti, tra cui, ad esempio, il monitoraggio delle proprie posizioni finanziarie, la modifica dei sistemi informatici, la formazione del personale amministrativo, la razionalizzazione delle modalità di ricezione e trasmissione delle fatture, il miglioramento della comunicazione fra le diverse funzioni aziendali.

Difficoltà avvertite con maggiore intensità dalle aziende che operano nell’ambito della filiera dei prodotti di largo consumo: nella molteplicità di documenti che le stesse scambiano tra loro per reciproche cessioni di beni e prestazioni di servizi, nella prassi spesso succede di trattenere il corrispettivo di una prestazione di servizio (ad esempio servizi promozionali) dall’importo dovuto per l’acquisto della merce, rendendo di fatto non agevole ricondurre la trattenuta a una determinata fattura; ma succede anche che il cessionario della prestazione potrebbe venire a conoscenza dell’emissione della fattura non in tempi utili ai fini dell’esercizio della detrazione.

Per ovviare a questi problemi diverse associazioni di categoria, sia del mondo professionale che delle aziende industriali e distributive, hanno ritenuto utile fornire ai propri associati delle linee indicative per migliorare sul piano operativo la gestione pratica delle fatture. Al riguardo può essere utile il richiamo alle raccomandazioni che GS1 Italy – associazione che riunisce 35mila imprese del largo consumo – che a fine dicembre ha rivolto ai propri membri.

Innanzitutto, i tempi di messa a disposizione della fattura alla controparte devono essere i più ridotti possibili, obiettivo che potrebbe realizzarsi implementando l’invio elettronico delle fatture, individuando in via preventiva l’indirizzo e la persona designata dal cessionario a cui inviare la fattura, utilizzando il medesimo canale di invio per tutte le fatture della medesima tipologia e così via.

In secondo luogo, occorre che i documenti siano facilmente riconducibili alle fattispecie contrattuali, in modo da consentirne un rapido riscontro. Ancora, soprattutto nei casi in cui la ricezione e la contabilizzazione delle fatture ricevute sono gestite in outsourcing, è necessaria una rapida individuazione delle fatture interessate dalle nuove disposizioni e che potrebbero comportare i problemi legati alla detrazione. Alla luce del fatto che i limiti alla detrazione si pongono qualora le fatture sono ricevute dal cessionario nell’anno successivo all’effettuazione dell’operazione, è anche necessaria una tempestiva fatturazione delle prestazioni di servizi rese nell’ultimo trimestre dell’anno, esistendo la consuetudine per tali operazioni di effettuare il pagamento del servizio solo dopo aver ricevuto la relativa fattura. Infine, sarebbe opportuno concordare con la controparte le tempistiche di emissione della fattura in appositi accordi, magari con l’inserimento di clausole ad hoc che consentano al cessionario di operare la detrazione.

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