Crediti a rischio, l’Agenzia blocca le deleghe di pagamento
Il Fisco prosegue la caccia ai falsi crediti. Dal 29 ottobre 2018, l’agenzia delle Entrate potrà sospendere le deleghe di pagamento, modelli F24, con crediti incerti o a rischio. Con provvedimento, protocollo 195385 di ieri ( i cui contenuti erano stati anticipati su «Il Sole 24 Ore» del 16 luglio), sono definiti criteri e modalità per sospendere l’esecuzione delle deleghe di pagamento, modelli F24, contenenti compensazioni che presentano profili di rischio, ai fini del controllo dell’utilizzo del credito. I modelli F24, che contengono crediti per compensare i versamenti, che presentano profili di rischio, sono selezionati per l’applicazione della sospensione, usando criteri riferiti:
al tipo dei debiti pagati;
al tipo dei crediti compensati;
alla coerenza dei dati indicati nel modello F24;
ai dati presenti nell’anagrafe tributaria o resi disponibili da altri enti pubblici, relativi ai soggetti indicati nel modello F24;
ad analoghe compensazioni fatte in precedenza dai soggetti indicati nel modello F24;
al pagamento di debiti iscritti a ruolo.
Per controllare tempestivamente l’uso dei crediti in compensazione per i pagamenti di debiti iscritti a ruolo, a partire dal 29 ottobre 2018, i modelli F24 contenenti il pagamento di debiti iscritti a ruolo sono presentati esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle Entrate, pena il rifiuto della delega di pagamento.
Per i modelli F24 presentati attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle Entrate, con apposita ricevuta, viene comunicato al soggetto che ha inviato il modello F24 se la delega di pagamento è stata sospesa. Nella stessa ricevuta sarà indicata anche la data di fine del periodo di sospensione, che non potrà essere maggiore di 30 giorni rispetto alla data di invio del modello F24. La sospensione riguarda l’intero contenuto della delega. Durante il periodo di sospensione, non viene effettuato l’addebito sul conto indicato nel file telematico dell’eventuale saldo positivo del modello F24 e può essere chiesto l’annullamento della delega secondo le ordinarie procedure telematiche messe a disposizione dall’agenzia delle Entrate. Nei casi in cui, dopo i controlli, l’agenzia delle Entrate rilevi che il credito non è stato correttamente usato, perché, ad esempio, inesistente, comunica lo scarto del modello F24 al soggetto che ha inviato il file telematico, tramite apposita ricevuta, indicando anche la motivazione.
Tutti i pagamenti e le compensazioni contenuti nel modello F24 scartato si considerano non eseguiti. Restano fermi gli ordinari controlli sui crediti compensati. Se in esito alle verifiche fatte, il credito è stato usato correttamente, la delega di pagamento si considera effettuata nella data indicata nel file telematico inviato. In caso di modello F24 a saldo zero, con apposita ricevuta, l’agenzia delle Entrate comunica al soggetto che ha trasmesso il file telematico l’avvenuto perfezionamento della delega di pagamento; se il modello F24 presenta saldo positivo, l’agenzia delle Entrate invia la richiesta di addebito sul conto indicato nel file telematico, informando il soggetto che ha trasmesso il file.
Agenzia delle Entrate, provvedimento 195385/2018