Credito d’imposta al 40% e soglia a 300mila euro
Il nuovo «credito d'imposta per le spese di formazione 4.0» si applicherà a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico, che nel periodo di imposta 2018 effettuano spese in formazione svolta per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal piano Impresa 4.0: ad esempio big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cybersecurity, manifattura additiva, internet delle cose, robotica avanzata e collaborativa, realtà aumentata. Il credito d'imposta è attribuito nella misura del 40%, fino ad un importo massimo annuale di 300mila euro, per spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato in formazione 4.0. Le attività di formazione devono essere pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali. E sono escluse le attività legate alla normativa in materia di salute, ambiente e sicurezza sul lavoro. Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di spesa e in quelle relative ai periodi di imposta successivi fino a quando se ne conclude l'utilizzo ed è utilizzabile in compensazione a decorrere dall’anno successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.
Il ministero dell’Economia dovrà monitorare l’andamento della misura. Quando ci si avvicinerà alla soglia di utilizzo dei 250 milioni stanziati, l’amministrazione dovrà decidere se sospendere l’utilizzo del codice tributo che consente di spendere il bonus in compensazione oppure, nel caso la misura sia rifinanziata, se continuare ad utilizzarlo.
La relazione tecnica che accompagna la norma parte dall’analisi Eurostat 2016 che evidenzia una quota di occupati adulti coinvolti in percorso di formazione pari all'8,3% in Italia, valore inferiore di 2,5 punti al 10,8% medio della Ue. C’è inoltre un disallineamento della tipologia di formazione effettuata rispetto ai nuovi trend digitali classificati come “industry 4.0”, al centro di soli 25 milioni di ore su quasi 80 milioni complessivi.