Imposte

Credito d’imposta su fondi Pon per piani innovativi

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di Alessandro Sacrestano

Il bonus investimenti (articolo 1, commi 98-108 della legge 208/2015) cambia le sue caratteristiche anche per i progetti presentati a valere sulle risorse dal Pon «Imprese e competitività».

A regolamentare le modifiche è intervenuto il decreto direttoriale del ministero dello Sviluppo economico del 23 aprile. La ratio dell'intervento - cui rimanda il comunicato del Mise pubblicato in Gazzetta il 24 aprile - risiede tutta nella rinnovata disciplina del credito d'imposta introdotta dall'articolo 7-quater del Dl 243/2016, che dal 1° marzo 2017, ha ampliato la base di calcolo dell'incentivo, la percentuale di agevolazione e il territorio di impatto del bonus, con estensione, dal 1° gennaio 2017, dell'agevolazione a tutta la Sardegna, in conseguenza della modifica della Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 di cui alla decisione della Commissione europea C (2016) 5938, che ha incluso la Sardegna tra le regioni di cui alla lettera 87.3.a).

Le diverse caratteristiche del regime di aiuto alle imprese sono state illustrate dalle circolari dell'agenzia delle Entrate, da ultima la 12/E/2017.

Il ministero dello Sviluppo economico con il Dm 4 gennaio 2017 ha chiarito che il concorso all'assegnazione delle risorse è consequenziale al carattere innovativo dei progetti e alla coerenza con gli ambiti di “specializzazione intelligente”. In sostanza, è previsto che il progetto si concretizzi in un aumento della competitività dell'impresa attraverso l'applicazione di programmi di ricerca e sviluppo. In tal senso, restano agevolabili la creazione di un nuovo stabilimento, l'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. I progetti che concorrono all'assegnazione dei fondi non devono risultare ultimati al momento della presentazione della domanda e quotare almeno 500mila euro di investimenti complessivi.

Con il provvedimento del 23 aprile, il ministero dello Sviluppo economicoe chiarisce la portata innovativa dell'articolo 7-quater del Dl 243/2016.

La data del 1° marzo 2017 segna dunque una sorta di spartiacque, dovendosi applicare le nuove regole ai soli investimenti effettuati dopo tale data. Pertanto, spiega il decreto, qualora le imprese beneficiarie abbiano presentato la comunicazione all'agenzia delle Entrate in data precedente all'entrata in vigore della nuova disciplina, per beneficiare delle più ampie prerogative di questa dovranno inviare una comunicazione rettificativa.

Spazio, poi, agli investimenti realizzati sulla fetta di territorio della Sardegna prima esclusa dal bonus, con una nota però: gli investimenti realizzati fra il 1° gennaio ed il 28 febbraio 2017 saranno agevolati secondo la previgente disciplina del credito d'imposta.

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